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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Piero Varroni ░ Riscritture

Studio Varroni / Eos Libri d’Artista
Via Saturnia 55, int. 2 (angolo P.zza Epiro) – Roma

Piero varroni
riscritture

inaugurazione
giovedì 12 ottobre, ore 19 – 21
12 ottobre 2017 – 12 gennaio 2018
(dal martedì al venerdì su appuntamento)

    La mostra consta di dieci lavori recenti stampati con la tecnica a getto d’inchiostro, su carta cotone da incisione calcografica, impostati sulla ricerca di effetti visivi risultanti da scomposizioni e ricomposizioni; un saccheggio di normali codici linguistici con “disturbi” semantici e coloristici, slittamenti e trasformazioni; un processo di reificazione che porta all’opera compiuta. L’intento è chiudere un percorso dal virtuale al reale per diventare foglio di lettura, lavoro visivo, con una sua fisicità, morbidezza e colore. Ogni esemplare assume così la dignità e l’aura di un lavoro originale.
    […] “Quando le parole, scritte e dette, sono tali da impedirci di vedere oltre la superficie, quando le voci sono infinite e indistinguibili, se tutto è di troppo, allora è bene fare pause di osservazione e di riflessione; un invito a una lettura diversa, soprattutto visiva. Le pagine dei giornali possono offrire un pretesto per le ‘Riscritture’, come trasformazione in mappatura di reperti usuali, o piuttosto un’appropriazione di “scritture-ready-made” estrapolate dall’iper-comunicazione.” P.V.


Studio Varroni / Eos Libri d’Artista - Via Saturnia, 55 - 00183 Roma