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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

 LA POTINIERE

La potinière à Péronne fait la volée de coups


La “Péronnelle” est la punaise, la pettegola, chi appunto va spifferando cose che fanno scandalo, rumore; ma in argot la “punaise” è la “lentille”, la “fille publique”, che è anche “volée de coups”, cioè la “scarica di colpi(di cannone)”… Donc, la « lentillaisse », la “lenticchiaia”, cosa scarica à Péronne? Che ci fa à Péronne? La “volée de coups”, c’est évident! La punaise est aussi la cancanière, qui fait commérage, bavardage, qui fait des potins, les bruits, les tapages, protestation, scandale. « Lentille » est synonyme de « punaise » qui signifie « cimice » mais aussi « punta », « puntina », et donc « lentille » che è sia « lenticchia » che « lente »(specialmente nel pendolo !) mais aussi “lentiggine”. La “potinière”, che è la pettegola, ha in sé le “potin” della ciarla e del chiasso, ma anche la “potine” che è la « sardellina », che, credetemi, viene fuori, ovvero sottentra come anamorfosi ,ogni qualvolta in scena c’è il fallo ma non si vede, sia che alluda alle “branlettes”, sia che alluda al “branle-bas”, al “branle-queue” o al “braquage”, puntamento, du braquemart, alla sua “volée de coups”, che, in argot, se nomme “lentille”, c’est-à-dire “potine”. Celle potinière-là qui mange des lentilles va à manger, par contre, des potines? La potinière qui mange les lentilles à Péronne fait la potinière, donc : fait la volée de coups, est allée à Péronne pour faire la volée de coups ! E lei , statene certi, lo saprà dopo, quando mangia lenticchie, anche se mangia potines, questo lo sa, non sa ancora che al meridiano del suo fantasma sta passando proprio à Péronne il suo oggetto a, ovvero l'analemma esponenziale del suo fantasma e del suo farsi oggetto a del visionatore che la "mangia"(ovvero: la "mangerà" dopo, quando il suo oggetto a così esposto si diffonde e passa al meridiano dell'oggetto a del visionatore) tra lentilles e potines.

Wordle: la potinière
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