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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

La posa del caffè e la psicanalisi 15 ♦ Harlequin




La posa del caffè e la psicoanalisi 15 ♦ Harley Quinn e lo shummulo allo zenzero èv.s.gaudio


Non so che cosa si può dire per Harlequin, che sarebbe Harley Quinn, che è dentro il fumetto di Batman, e che, disegnata e fotografata per la deviantArt, è un pezzo di figa che nemmeno Catwoman come Michelle Pfeiffer potrebbe farci niente. Tutta dentro il rombo di Lacan sembra fatta apposta per il clistere al caffè, che se non lo fai a lei lo potresti fare solo non alla ragazza canavese, quella del gran canafio(il benedetto preterito di via Cernaia e Porta Susa), ma a Cybersix, a patto che si sciolga il nodo sulla marca di arabica da usare.
Nei piaceri singolari di Harry Mathews, Harlequin, a Gotham City, si mette come se dovesse fare l’anatra che vola capovolta a Joker, invece porta il culo più su, più verso il petto di Joker, e fa lo shummulo allo Joker di Joker fin quando zampilla come se fosse la caffettiera e lei invece di farsi il clistere se lo beve a cappella. Portata in un altro luogo, e con un altro Joker, mettiamo che sia quello del poeta, nella stessa performance non potrebbe che fare versi, per il gaudio che la sta pervadendo.
C’è sostanzialmente una constatazione: Harley Quinn antropomorfizza la pulsione “d” di Szondi, che è quella dell’analità, non fosse per la maschera che porta  e la bocca: l’economia politica, e anche l’umanesimo economista, come sublimazione, e per i tempi che corrono, c’entra; commutata in sintomatologia, cosa vuoi che ci sia se non la depressione, la malinconia, che fa tanto Baudelaire, ma poi spingi più in là e hai l’assenza di freno e il feticismo. Harley è feticista; il poeta che vorrebbe fotterla è feticista; Joker che la fotte è feticista; Batman, che pure la sodomizza nella deviantart, è feticista, e lo è anche Robin, purché sia generoso e manchi di misura. Harley, invece, manca di sostegno, ecco perché è così cupida, curiosa e prodigale: se non fosse per la posa del caffè e della psicanalisi, cosa sarebbe questo andare alla ricerca di svariati oggetti se non un fare continuamente la battaglia dei Gesuiti?
L’isterismo di Harlequin è quello degli ermafroditi, dentro un travestimento bisessuale perpetuo, delizia l’occhio del poeta perché sembra che sia la sintassi di alcuni parametri del sistema della moda di Roland Barthes; con la maschera  e il feticismo sadico, è la specialista in patologia sessuale che ti fa sentir la cosa e con sentimento, è tenera e ha cuore sensibile, se non gusti lirici, dona il gaudio al (-φ) del poeta, quantunque questo non sia più tanto suggestionabile e nemmeno lirico. L’isterismo della bontà, si può arrivare financo alla misericordia e al desiderio etico, che manco alla Festa della Perdonanza, quella del XVIII secolo di cui narra Saba Sardi[i], però, insomma è esplosiva Harley Quinn e prende a martellate, a meno che non la si prenda a cazzate.
L’esplosività sadica , che è dentro il paradigma dell’emicrania e dell’enuresi, ma anche della cleptomania e della piromania, lo sanno anche gli psicoanalisti normali, fa capo  all’accumulazione di affetti brutali di cui all’erotismo uretrale, è la pulsione e- di Szondi, che, quando Harley Quinn la metti nella devianza sessuale della deviantart, allora sì che è neutralizzata, e tutto quello zampillare si fa bisogno di collezionare, ed è la pulsione d, allora Harley si fa sodomizzare che nemmeno quell’umanista economico anzidetto, anche se sembra che le collezioniste, le antiquarie, le pittrici siano addentro questa assenza di freno.

Il poeta che ama star dentro la posa del caffè anche a età avanzata, e lontano dalle tentazioni  della lentezza sabauda, fantasmizza un piacere singolare con Harley Quinn: da una tavola in cui lei ha preparato un cucchiaio di legno colmo di miele acciocché  Joker se lo unga e riempia l’orcio di Catwoman, che, intanto, sta prendendo a sculacciate, quando l’oggetto “a” culmina al meridiano il poeta fa lo shummulo con Harlequin senza toglierle il body e, poi, quando glielo tira giù, con la marmellata di Nostradamus, lo zenzero verde,  le colma il bisogno di acquisizione, che è la socializzazione dell’erotismo anale.
La peretta al caffè, di converso, in uso per Harley Quinn, non può che farsi peretta allo zenzero: che è connaturata alla costituzione di questo personaggio, quelle con indice costituzionale superiore a 54 sono quelle che adorano farsi fare lo shummulo allo zenzero e, all’occorrenza,spazzano via depressione e malinconia facendosi fare una peretta allo zenzero.La socializzazione di una professione della pulsione “d” è realizzata anche dal gastroenterologo, cosa che è risaputa anche al manicomio in cui socializza la sua pulsione polimorfa Harley Queenzel[ii].




[i] “In Isernia Città Sannitica, oggi della Provincia del Contado del Molise, ogni anno il 27 sett. Vi è una Fiera delle Classi delle perdonante. (…)La Fiera dura tre giorni. Il Maestro di Fiera è il Capitolo, ma commette al Governatore Regio; e questo alza bandiera con l’impresa della Città, che è la stessa impresa del P.P. Celestini.Si fa una Processione con le Reliquie dei Santi, ed esce dalla Cattedrale, e va alla Chiesa suddetta; ma è poco devota. Il giorno della festa(…)vi è un gran concorso di Abitatori del Matese, Mainarde, ad altri Monti vicini, per la stranezza dei vestimenti delle Donne, sembra a chi non ha gli occhi avvezzi a vederle, il più bel ridotto di mascherata. Le donne della Terra del Gallo sono vere figlie dell’ordine Serafico Cappuccino, vestendo come gli Zoccolanti in materia e forma. Puelle di Scanno sembrano Greche di Scio, Puelle di Carovilli Armene. Puelle delle Pesche, e Carpinone, tengono sul capo alcuni panni rossi con ricamo di filo bianco, disegno sul gusto Etrusco, che a pochi passi sembra merletto d’Inghilterra. Vi è tra queste donne vera  bellezza, e diversità grande nel vestire, anche fra due popolazioni vicinissime.(…)Nella fiera e in città vi sono molti divoti, che vendono membri virili di cera di diverse forme, e di tutte le grandezze, fino ad un palmo”(Francesco Saba Sardi, L’ultimo Priapo, in: Idem, Sesso e mito, vol.II, Longanesi Pocket saggi, Milano 1974).
[ii] Che, se vai a vedere, sembra che discenda da una di quelle Zoccolanti in mascherata di cui alla Fiera della Perdonanza di Isernia, e, in più, allittera e incorpora nel suo cognome la liquidità solida dello zenzero.

░ by Raf Marinetti