La posa
del caffè e la psicoanalisi 15 ♦ Harley Quinn e lo shummulo allo zenzero èv.s.gaudio
Non so che
cosa si può dire per Harlequin, che sarebbe Harley Quinn, che è dentro il
fumetto di Batman, e che, disegnata e fotografata per la deviantArt, è un pezzo
di figa che nemmeno Catwoman come Michelle Pfeiffer potrebbe farci niente.
Tutta dentro il rombo di Lacan sembra fatta apposta per il clistere al caffè,
che se non lo fai a lei lo potresti fare solo non alla ragazza canavese, quella
del gran canafio(il benedetto preterito di via Cernaia e Porta Susa), ma a Cybersix, a patto che si sciolga
il nodo sulla marca di arabica da usare.
Nei piaceri
singolari di Harry Mathews, Harlequin, a Gotham City, si mette come se dovesse
fare l’anatra che vola capovolta a Joker, invece porta il culo più su, più verso
il petto di Joker, e fa lo shummulo allo Joker di Joker fin quando zampilla
come se fosse la caffettiera e lei invece di farsi il clistere se lo beve a
cappella. Portata in
un altro luogo, e con un altro Joker, mettiamo che sia quello del poeta, nella
stessa performance non potrebbe che fare versi, per il gaudio che la sta
pervadendo.
C’è
sostanzialmente una constatazione: Harley Quinn antropomorfizza la pulsione “d”
di Szondi, che è quella dell’analità, non fosse per la maschera che porta e la bocca: l’economia politica, e anche
l’umanesimo economista, come sublimazione, e per i tempi che corrono, c’entra;
commutata in sintomatologia, cosa vuoi che ci sia se non la depressione, la
malinconia, che fa tanto Baudelaire, ma poi spingi più in là e hai l’assenza di
freno e il feticismo. Harley è feticista; il poeta che vorrebbe fotterla è
feticista; Joker che la fotte è feticista; Batman, che pure la sodomizza nella
deviantart, è feticista, e lo è anche Robin, purché sia generoso e manchi di
misura. Harley, invece, manca di sostegno, ecco perché è così cupida, curiosa e
prodigale: se non fosse per la posa del caffè e della psicanalisi, cosa
sarebbe questo andare alla ricerca di svariati oggetti se non un fare
continuamente la battaglia dei Gesuiti?
L’isterismo
di Harlequin è quello degli ermafroditi, dentro un travestimento bisessuale
perpetuo, delizia l’occhio del poeta perché sembra che sia la sintassi di
alcuni parametri del sistema della moda di Roland Barthes; con la maschera e il feticismo sadico, è la specialista in
patologia sessuale che ti fa sentir la cosa e con sentimento, è tenera e ha
cuore sensibile, se non gusti lirici, dona il gaudio al (-φ) del poeta,
quantunque questo non sia più tanto suggestionabile e nemmeno lirico.
L’isterismo della bontà, si può arrivare financo alla misericordia e al
desiderio etico, che manco alla Festa della Perdonanza, quella del XVIII secolo
di cui narra Saba Sardi[i],
però, insomma è esplosiva Harley Quinn e prende a martellate, a meno che non la
si prenda a cazzate.
L’esplosività
sadica , che è dentro il paradigma dell’emicrania e dell’enuresi, ma anche
della cleptomania e della piromania, lo sanno anche gli psicoanalisti normali,
fa capo all’accumulazione di affetti
brutali di cui all’erotismo uretrale, è la pulsione e- di Szondi, che, quando
Harley Quinn la metti nella devianza sessuale della deviantart, allora sì che è
neutralizzata, e tutto quello zampillare si fa bisogno di collezionare, ed è la
pulsione d, allora Harley si fa sodomizzare che nemmeno quell’umanista
economico anzidetto, anche se sembra che le collezioniste, le antiquarie, le
pittrici siano addentro questa assenza di freno.
Il poeta che
ama star dentro la posa del caffè anche a età avanzata, e lontano dalle
tentazioni della lentezza sabauda, fantasmizza
un piacere singolare con Harley Quinn: da una tavola in cui lei ha preparato un
cucchiaio di legno colmo di miele acciocché
Joker se lo unga e riempia l’orcio di Catwoman, che, intanto, sta
prendendo a sculacciate, quando l’oggetto “a” culmina al meridiano il poeta fa
lo shummulo con Harlequin senza toglierle il body e, poi, quando glielo tira
giù, con la marmellata di Nostradamus, lo zenzero verde, le colma il bisogno di acquisizione, che è la
socializzazione dell’erotismo anale.
La peretta
al caffè, di converso, in uso per Harley Quinn, non può che farsi peretta allo
zenzero: che è connaturata alla costituzione di questo personaggio, quelle con
indice costituzionale superiore a 54 sono quelle che adorano farsi fare lo
shummulo allo zenzero e, all’occorrenza,spazzano via depressione e malinconia
facendosi fare una peretta allo zenzero.La socializzazione di una professione
della pulsione “d” è realizzata anche dal gastroenterologo, cosa che è risaputa
anche al manicomio in cui socializza la sua pulsione polimorfa Harley Queenzel[ii].
[i] “In Isernia Città
Sannitica, oggi della Provincia del Contado del Molise, ogni anno il 27 sett.
Vi è una Fiera delle Classi delle perdonante. (…)La Fiera dura tre giorni. Il
Maestro di Fiera è il Capitolo, ma commette al Governatore Regio; e questo alza
bandiera con l’impresa della Città, che è la stessa impresa del P.P.
Celestini.Si fa una Processione con le Reliquie dei Santi, ed esce dalla
Cattedrale, e va alla Chiesa suddetta; ma è poco devota. Il giorno della
festa(…)vi è un gran concorso di Abitatori del Matese, Mainarde, ad altri Monti
vicini, per la stranezza dei vestimenti delle Donne, sembra a chi non ha gli
occhi avvezzi a vederle, il più bel ridotto di mascherata. Le donne della Terra
del Gallo sono vere figlie dell’ordine Serafico Cappuccino, vestendo come gli
Zoccolanti in materia e forma. Puelle di Scanno sembrano Greche di Scio, Puelle
di Carovilli Armene. Puelle delle Pesche, e Carpinone, tengono sul capo alcuni
panni rossi con ricamo di filo bianco, disegno sul gusto Etrusco, che a pochi
passi sembra merletto d’Inghilterra. Vi è tra queste donne vera bellezza, e diversità grande nel vestire,
anche fra due popolazioni vicinissime.(…)Nella fiera e in città vi sono molti
divoti, che vendono membri virili di cera di diverse forme, e di tutte le
grandezze, fino ad un palmo”(Francesco Saba Sardi, L’ultimo Priapo, in: Idem, Sesso
e mito, vol.II, Longanesi Pocket saggi, Milano 1974).
[ii]
Che, se vai a vedere, sembra che discenda da una di quelle Zoccolanti in
mascherata di cui alla Fiera della Perdonanza di Isernia, e, in più, allittera
e incorpora nel suo cognome la liquidità solida dello zenzero.
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by Raf Marinetti
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