Che cosa succederebbe se un
coccodrillo
si mettesse a volare nel cielo di Foggia
e mangiando pane e
marmellata di zenzero
tutti i tributi volassero giù…
Quella
delle “ipotesi fantastiche” è una tecnica semplicissima.La sua forma è appunto
quella della domanda: Che cosa
succederebbe se…
Per
formulare la domanda si scelgono a caso un soggetto e un predicato.
Che cosa
succederebbe se la città di Foggia si mettesse a volare? O se perdesse i
bottoni? O, meglio, che cosa succederebbe se il titolare di Tributi Italia
improvvisamente si mettesse a volare? Oppure che cosa succederebbe se il
responsabile di Tributi Italia diventasse un coccodrillo e bussasse alla vostra
porta chiedendovi un po’ di rosmarino? O se lo stesso individuo precipitasse
con tutti i tributi di Foggia al centro della terra o schizzasse sulla luna?
Gli
avvenimenti narrativi, all’interno di queste situazioni, si moltiplicano
spontaneamente all’infinito. Tanto che, come prefigurava Gianni Rodari,
possiamo, per accumulare materiale provvisorio, immaginare le reazioni di
persone diverse alla straordinaria novità, gli incidenti di ogni genere cui dà
luogo, le discussioni che sorgono. Anche a Scanzano Ionico o a Ovada.
Di
recente, al bar con gli amici, abbiamo formulato insieme, io e quelli dell’Anonima
del Gaud, questa domanda: Che cosa succederebbe se un coccodrillo si
presentasse a casa vostra attraverso il televisore e dopo aver riscosso il
canone Rai, che voi manco la prendete perché vabbé che avete la parabola per il
satellite ma il decoder per il digitale terrestre non l’avete proprio, telefona a
quegli altri di Mediaset e dice :”Guagliù vinìt’aqquà ca ’a cist è chjina” e, nel
frattempo, quello vi riscuote pure l’Ici, l’Imu, la spazzatura, l’acqua, il
telefono, la tassa sul computer e i gargarismi che fate al mattino, nonché la
tassa sul finestrino che avete alzato passando da Taranto quella volta nel
lontano 29 giugno del 1990, e mentre voi andate a vedere se avete le bollette
già pagate, quello che non è che il presidente di Tributi Italia ha messo la
bandiera alla finestra e s’è involato a bordo del suo elicottero, e tutti da
sotto. “Oooh!Madonna mia, un coccodrillo che vola nel cielo di Foggia, fugge
via da Foggia, non per i foggiani di Foggia ma per la foggia e con la foggia di
cui si è foraggiato…”
Essa si è
rivelata molto produttiva. E’ stato come scoprire un nuovo punto di vista per
guardare la Tv e per giudicare la propria esperienza nel cielo sopra Foggia e
anche sopra Taranto fino a Scanzano Ionico dove ci sono gli altri impianti del
petrolio della Val d’Agri, tanto che abbiamo deciso di chiedere di essere
ammessi ai quiz della Rai e di Mediaset come specialisti in coccodrilli e
tributi, Italia ed Equitalia, bollette pazze e minacce esortative attraverso i
media come se niente fosse.
Il mondo
si può guardare ad altezza d’uomo, ma anche dall’alto del cielo di Foggia o
dentro una cartella esattoriale. Nella realtà si può entrare dalla porta
principale o infilar visi da un finestrino, che, come diceva Rodari, è più
divertente. Sempre che dall’altra parte non ci sia il coccodrillo volante, o
semplicemente non ci sia l’esattore di Scanzano Ionico. Altrimenti, che cosa
succederebbe se dall’altra parte della realtà, una volta entratoci dal
finestrino, ci fosse il coccodrillo che ha perduto tutti i bottoni di Foggia e,
come un pesce lesso, vi chiede, non il rosmarino che non gli serve a un cazzo
ma, un fritto misto e una fornitura annuale di Locorotondo, se no come cavolo
se lo pappa il fritto misto se gli si impiglia nel gargarozzo?
■Il mondo non è
banale?■
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