¨ Sutta (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...
■Il mondo non è banale?■ La Lezginka di Ornella Muti e la Lezginka di Natasha
Ci risiamo. Il leader ceceno
Ramzan Kadyrov ha compiuto venerdì scorso36 annie li ha
festeggiati, come al solito, in pompa magna tracantanti e attori famosiaccorsi da ogni angolo del mondo per esibirsi
alla corte del dittatore. Hanno accettato l’invito tra gli altri la nostraOrnella Muti, il
britannico Steve Edwards, il francese Gerard Depardieu e molti altri. Il
concerto ufficialmente celebrava Grozny (dal 2009 la festa cittadina
coincide con il compleanno del leader), la stessa capitale che nel 2003
l’Onu aveva definito“la città
più devastata del pianeta”e che,
dopo la ricostruzione, è diventata un mega complesso di grattacieli. La
festa si è conclusa con gli immancabili fuochi d’artificio che hanno
illuminato a giorno il cielo. Prima di chiudere lo spettacolo, però, Kadyrov si
è voluto concedere un fuori programma con Ornella Muti: insieme hanno ballatola tradizionale “lezginka”, un
“ballo infuocato” come l’ha definito l’ufficio stampa governativo.
All’attrice italiana deve essere sfuggitala gaffe planetariain cui sono incorsi lo scorso anno la collega
americana Hilary Swank, il belga Jean Claude Van Damme e la violinista britannica
Vanessa Mae proprio per aver preso parte al compleanno del
dittatore. Come raccontammo allorain questo postSwank si scusò pubblicamenteper esserci andata: “Se avessi saputo cosa si
nascondeva dietro quell’evento non avrei partecipato” disse. Venerdì, invece,
le parole della Muti sono state del tutto diverse: ”Sono molto felice di
essere qui con voi per festeggiare l’anniversario della nascita di Grozny – ha
detto - Ho incontrato persone meravigliose. Auguri Grozny. Vi
ringrazio molto”.
Figlio del presidente Akhmad ucciso nel 2004, l’ex ribelle
paramilitare diventato capo della Repubblica autonoma nel 2007 è accusato di numerose violazioni dei
diritti umani, tra cui sequestri di persona, omicidi e stupri. Anche
quest’anno, dunque, non mancheranno le critiche. Le organizzazioni per i
diritti umani rimarcheranno che una festa del genere non fa altro che
banalizzare le
sofferenze delle innumerevoli vittime degli abusi dei diritti umani in
Cecenia.Ornella Muti, forse, prima di
accettare l’invito e il cachet pattuito avrebbe dovuto pensare a cosa stava
facendo.
Oggi nella vicina Russia compie gli anni un altro uomo potente
accusato di non aver grande rispetto dei diritti umani. Parliamo delpresidente Vladimir Putinche festeggerài suoi 60 annialla
grande (i movimenti giovani e i comitati filo-putiniani hanno
organizzato eventi in tutta la Federazione). Venerdì Kadyrov non ha
potuto fare a meno di ricordarlo: “Ho buone notizie – ha detto - ho appena
ricevuto una telefonata dal nostro presidente. “Si congratula con voi con
tutto il cuore, vi augura tutto il meglio nella vita”.
Molto meno faraonica sarà, invece, la
manifestazione per commemorareAnna Politkovskaia,
la giornalista di opposizione uccisa sotto casa il 7 ottobre di sei anni
fa. Le autorità di Mosca hanno autorizzato una manifestazione
perun massimo di 200 personenei giardini di fronte a piazza
Pushkin. A lei va il nostro pensiero.
Il racconto di
Mia Nonna dello Zen
La Lezginka
di Natasha con Rocco uno studente all’estero Erasmus
Il balletto inizia durante un carnevale. Ci sono rinfreschi
e giostre. Molta gente in costumi gai e multicolori balla e ride tra suoni di
ottoni, mentre i tromboni solfeggiano in minore a suggerire che presto i
rinfreschi saranno esauriti e tutti…di là a…
Vaga per la sala una bellissima ragazza, Natasha, che è
triste perché ancora non le hanno pagato il cachet pattuito e intanto hanno
mandato suo padre a combattere a Mosca dove non c’è nessuna guerra. La segue un
certo Rocco, uno studente fuori sede troppo timido per parlare a Natasha, e che
ogni sera lascia alla sua porta una poesia mista. Natasha è commossa dal regalo
e desidera incontrare il donatore, soprattutto perché lei odia l’insalata mista
e preferirebbe un’insalata russa.
I due s’incontrano per caso quando Natasha, cercando di
trovare un angolo dove appartarsi per non fare più ‘sta Lezginka del cazzo e
anche perché avrebbe bisogno di farla per tutto lo champagne bevuto. Lui la
aiuta e poi bevono birra dalla stessa bottiglia e poi cerca di impressionarla
cantando a squarciagola “O Sole mio” finché non lo portano al pronto soccorso.
Natasha, commossa, capisce che egli sì che ha un’anima, pur
essendo uno studente fuori sede ancorché sia, gli è parso di capire, italiano e
abbia l’Erasmus e un grande pupazzo che, però, non sta studiando; quando lui
suggerisce, nonostante la differenza d’età, di accoppiarsi seduta stante, lei
non ne può più dal ridere e gli dice che il burattinaio di solito lo fa dormire
su una brandina in salotto.
Lo studente, furioso per essere stato soppiantato da una
marionetta, si mette a ballare la Lezginka, tanto che a lei girano le palle e
chiude la finestra.