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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Aurélia Steiner di Praha è un po' l'Angelo Stuart...



Aurélia Steiner è un po' l'Angelo Stuart e un po'...

Nella zona della piazza della Città Vecchia, un po’ a nord
della Staroměstkē Náměstí, nel quartiere ebraico,
se proprio si vuole essere precisi,
è lì che abita Aurélia Steiner a Praga,
dove è strano come quasi tutte le statue
dei grandi della letteratura ceca stanno sedute,
anche Karel Mácha al Parco Petřín deve appoggiarsi
lievemente a una colonna[i], mentre le statue cattoliche
sono piene di movimento come atleti,
come se stessero sempre dando palla
sopra la rete della pallavolo,
così dice Bohumil Hrabal[ii],
Aurélia Steiner è un po' l'Angelo Stuart e
...un po' Jana Havlova




tanto che Aurélia Steiner un po’ è l’Angelo Stuart
e un po’ Francesca Piccinini o Jana Havlova,
per come fanno del corpo umano una sorta di clessidra,
quel che sta giù sta su, e quello che sta su sta giù,
due triangoli incastrati, il sigillo di re Salomone,
la proporzionale matematica fra il libro della sua giovinezza,
il Cantico dei cantici, e il risultato della sua osservazione
di vecchio signore, la vanità delle vanità, l’Ecclesiaste,
o la losanga di Lacan in cui l’oggetto a ,
sempre con lo sguardo in alto, se gioca a pallavolo,
ma con un movimento di rotazione 
che da qualche parte implode,
anche nell’Angelo Stuart,
rende pensosa l’iconicità della giovinezza,
e non si tratta del semivalore del pondus dell’eros polacco
di Gombrowicz[iii], che cosa è passato sotto l’inflessione dei giunti,
tra i rettangoli dritti alla giuntura delle natiche o delle pietre di legno
dove il muro gira e lei si innalza verso il cielo?

 



[i] Non sarebbe stata strana la statua che fa sedifice(che sta seduta) di un personaggio di Karel Mácha, quella Lori che già nel gennaio del 1974 il poeta tirò dentro la “Sindrome Ipopinealica” di cui si riporta qui una sintomatica, stupefacente, porzione:”La posizione, oltre che all’azione appunto/esempi di testicoli grossi così,/alcuni gruppi di fotografie, e un pezzo di pane di Bagnacavallo/tuttavia, il livello delle evidenze, i rischi, anche i problemi di contenuto/con peli o mestruazioni; e tanto di mammelle, in rapidità/il culo enorme di Lori, di Karel Mácha”(V.S. Gaudio, da Endocrinologos,in: Idem, Sindromi Stilistiche, Forum Quinta Generazione, Forlì 1978: pag. 31).
[ii] Cfr. Bohumil Hrabal, Una solitudine troppo rumorosa, trad. it. Einaudi, Torino 2005.
[iii] Cfr. V.S. Gaudio, Feminae Semipondus, La semidissertazione su “Pornografia”, © 2007.
 
[Da: V.S.Gaudio, La Caggiurra di Praha
 Aurélia Stuart Steiner
 alias Furgiulia Cuticchjùna
 La Stimmung-ammašcânte con Bohumil Hrabal
sulla morte della letteratura © 2009]
 
 
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