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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

● L'ineffabile Bündchen




My favorite TASCHEN book is...
Gisele Bündchen vs The Book of Symbols
illustration by Robert Nippolit
(da: Taschen winter 2012)
 
Il libro ineffabile e l’ineffabile Bündchen
v.s.gaudio

Ebbene, lo confesso: ho sinora mostrato poca attenzione per Gisele Bündchen. E, e questo è deplorevole in sommo grado, non ho mai avuto per lei dei pensieri morbosi, nemmeno durante la mia passeggiata di mezzogiorno[i].
Ma non è detto che, nel mazzo delle tante foto prese dalla rete del Web, non ci sia qualcuna delle sue pictures; farò una ricerca e, se c’è qualcosa in qualche angolo del fastello¸la tirerò fuori e ve la farò vedere.
L’ineffabile Gisele, che ama The Book of Symbols, Taschen 40 dollari, ha questo di ineffabile: che, vista tra due significanti, bund, ad esempio, e chemie(che allittera “chen”), sarebbe la “chimica del mazzo” o la “chimica del legame”,  “…dell’unione”, la “chimica della federazione”, ma anche la “cintura chimica” o la “matassa chimica” se non il “fastello chimico”.
Ma risolto il suo esserci, questo condensato costituzionale e morfologico dell’identità, in un unico significante, che è il suo cognome, Bündchen, Gisele è semplicemente il polsino  o il colletto, che, a ben guardare nel libro dei simboli, sempre nel paradigma di bund siamo, il colletto o il polsino si danno come vincolo, legame, cinturino.
Gisele Bündchen, allora, quando sarà tolta dal mazzo dei nostri oggetti a, potrebbe farsi polsino o colletto, per come il primo termine comprenderebbe la “mano”  e il secondo il “collo”, tanto che a quel punto la cosa meravigliosa è che quando avremo pensieri morbosi, col “polsino” noi fantasmeremmo  che cosa se non la “Battaglia dei Gesuiti”[che avrebbe questa denominazione: “Il polsino di Gisele”]? E col “colletto” fantasmeremmo, che so?, la “Figura tenuta al guinzaglio” o la “Cavalla da sella imbrigliata”[che avrebbe quest’altra denominazione: “Il colletto di Gisele”][ii]?
Quel che non riesco, però ancora a capire è perché, avendo questo doppio punctum nel cognome, il nostro immaginario abbia per così lungo tempo non dico peccato di “frugalità” ma addirittura sia stato del tutto ascetico. Forse perché siamo quelli di quella generazione che ancora fa cavalcare il nostro oggetto a con Kate Moss o Ashley Richardson Montana?
Kate Moss a cavallo...della nostra generazione?
Ashley Montana nel Dasein del nostro oggetto a

Ineffable Book


[i] Nonostante anche e soltanto Gisele(che in tedesco effettivo avrebbe dovuto essere “Gisela”) porti sempre con sé un paradigma che rende o contiene la “beatitudine della chiave di sol o di G”: “Sel.”, difatti, è l’abbreviazione di “selig”=”beato”,”felice”.
[ii] Unendo(d’altronde che potremmo fare se c’è il “vincolo” di “Bund”?) al “polsino” o al “colletto” di “Bündchen” la “beatitudine della chiave di sol o di G”(vedi nota precedente), avremmo. 1) il polsino della beatitudine di G(a mano?la famosa Battaglia dei Gesuiti: 5 contro 1?); 2)il colletto della beatitudine con la chiave di violino”(una sonata “legata” ha più ritmo o melodia?).

Una longilinea ectomesomorfa
con l’indice del pondus di Miele
Gisele Bündchen è una longilinea ectomorfa, quindi dovrebbe avere un indice costituzionale al di sotto di 50. Invece, è un tipo morfologico che ha quella diffrazione tra seno, fianchi e peso che produce, ad esempio, il pondus che, tra quelli ectomorfi, è il più dotato di carica erotica. Difatti, per il seno, Gisele ha un indice costituzionale pari a 49.44: 89 x 100 : 180(altezza)= 49.44. Per i fianchi, l’indice costituzionale, essendo pari a 50, fa sì che possa essere considerata una longilinea mesomorfa. L’indice del pondus, anche per il peso che, in una longilinea mesomorfa alta 5’11”, dovrebbe avvicinarsi a 67 chilogrammi e che in Gisele è invece di appena 57-58 chilogrammi, è in quella forchetta il cui valore è stato definito “debole”, compreso cioè tra 32-36(il valore è decrescente): altezza 180 cm – (peso 57+fianchi cm90=)147= 33, un indice che,con un aumento di 2 chili, sarebbe pari a 31 e quindi considerato “medio”.


 
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