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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

La camminata poetica della pioggia



La Rihanna di Umbrella nel Dasein del Poeta

Il poeta indiano che camminando fa piovere sulla 106 con qualsiasi giubbotto addosso


 
Durante le mie passeggiate antimeridiane c’è stato oggi un avvenimento straordinario, che si è ripetuto a ogni camminata verso sud.
Che fossi un indiano non c’erano dubbi in proposito, ma che ogni camminata si sia trasformata in “danza della pioggia” questo è davvero paranormale!
Come se non bastasse, ad ogni camminata ho indossato un giaccone diverso, per sostanza e colore, così da neutralizzare il mio potere taumaturgico: ma sia con quello nuovo, sia con il corto e nero, sia addirittura con quello rosso e giallo, in ognuna delle camminate la pioggia mi ha sorpreso lungo il ciglio della strada statale 106 e sempre quando stavo ritornando a nord.
Di indiani ce ne sono molti in questo territorio, ma non è mai accaduto che almeno uno di essi sia stato in grado di far piovere semplicemente camminando lungo la statale 106. Quantunque molti avessero tentato addirittura di farlo utilizzando il cosiddetto alone iperdulico della propria madre, che, è risaputo, permette con il semplice appello di far figliare le sette femmine di Oriolo, che, è risaputo anche questo, sono per genetica e cultura assolutamente sterili.

Piove per il poeta indiano che cammina lungo la Statale 106