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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il patagonico pondus 14 e la crisi del 29 che rovinò mio nonno



 
Il patagonico numero 14 del “nuoto a rana”
 
Mio nonno non avrebbe perso la preposizione tronca con questo pondus ?
 
Io mi sono sempre chiesto se ci fosse stato questo esemplare di pondus nel 1929 la crisi avrebbe sconvolto mio nonno che teneva i suoi risparmi sotto il materasso? Quando precipitò la Borsa, il governo richiamò tutti i materassi e mio nonno cadde in miseria nel giro di 24 ore perse pure la preposizione articolata tronca patronimica. Non gli rimaneva che saltare dalla finestra ma gli mancava il coraggio e così rimase seduto sul davanzale nel corso Vittorio Emanuele III n.1 una volta, n.100 la mattina dopo, numero 2 il giorno appresso, fin quando la giostra o il circo che fosse mi portò al paese. Ma metti che ci fosse stato, a vederlo saltare dalla finestra, questo pondus patagonico 14(che, per i francesi du Clergé, è buono per il “nuoto a rana” e fa , appunto, 14; per il maestro Tung-hsüan è la “Cicala Nera che si arrampica sull’albero”, anche con gli shorts e la canottiera sempre rossi, e farebbe 21) e a fargli balzare la palla al suo oggetto a, avrebbe mai potuto dirmi: “Ahi, nipote mio, i giovani d’oggi non sanno cosa vuol dire stare seduti su un davanzale dal 29 al 51, è lì che capisci la vita! Dove finirà il mondo adesso che ho perso la preposizione articolata tronca patronimica”?!