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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Questa qui chi è?






Fra tutte le meraviglie della natura, questa qui chi è?
Di tutte le meraviglie della natura, un albero d’estate, d’accordo, è sempre il luogo alla cui ombra al poeta innaffiatore appare il demone meridiano, ma, diavolo d’un sibarita, considerato il fogliame, così verde e coperto di foglie, i rami che tendono verso l’alto, e l’interrogativo : “E’ un pioppo o un olmo?”, o una sequoia gigante, la quercia che c’è nel bosco di eucalipti? Insomma, il poeta è stanco e non riconosce ancora nemmeno la cicoria ai bordi della strada. Ma allora questa chi è? Anche perché mi sembra che sia più incantevole dell’albero d’estate o della pompa con cui il poeta innaffia i cetrioli. La sua presenza gloriosa è la muta testimonianza di un’intelligenza più grande di qualsiasi altra che esista sulla terra, anche se non pianti un cavolo, e in ogni caso maggiore di quella del Governo, che, alla sera, stanco nell’anima e nella libido, si ricrea col “Bunga-Bunga”. Ma tornando all’apparizione, come disse il poeta, “Solo Dio può creare un demone meridiano” e, come rispose il critico, “Solo Roger Caillois può scriverci un saggio”.