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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

░ Bacalà vs Bacalhau

La Confraternita e i segreti del «bacalà»

Il piatto che strabiliò Montaigne. Due settimane di eventi a Sandrigo


A semana do bacalhau com Sandra Alexis Baldanders
di V.S.Gaudio

Manuel Vázquez Montalbán, nelle sue Recetas Inmorales,  scrisse che “è magia che il baccalà morto stecchito diventi materia che ha creato il proprio paesaggio di salsa bianca e cremosa come un latte fondamentale e solido. Due corpi che mangiano insieme il baccalà al pil pil dalla stessa pentola diventano per forza vasi comunicanti perché tra essi prende il sopravvento la comunicazione della materia-linguaggio, il pil pil,  lingua, fatti, cose che si ascoltano dallo stesso centro dell’esperienza condivisa.”[i]
Questo “piatto re dei mari e dei letti”, “il piatto re di tutte le navigazioni”, il poeta vorrebbe consumarlo insieme a una cameriera lyonnaise, una mesomorfa quasi al limite dell’indice costituzionale, anzi un po’ sopra il 53(seno o podice x100 : altezza), o, se questa manca, non essendo alla “Table della Morue Lyonnaise” (vedi qui: la table della morue lyonnaise ), il poeta farebbe una semana do bacalhau con Deborah Kara Unger (vedi sandra alexis baldanders   ) che, come viene sobillato in Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders, più che il doppio della contorsionista portoghese, è il suo analemma esponenziale nell’oggetto a del poeta. Tanto che così avrebbe, a tavola e a letto, da un lato, il doppio dell’acrobata portoghese e, dall’altro, essendo l’attrice canadese, la Morue lyonnaise...
L’importante è che il baccalà sia quello della Selecção Vítor Sobral ma secondo la receta di Manuel Vázquez Montalbán e che o bacalhau sia acompanhado da uno di questi vinhos: Borges Real Senhor Espumante Velha Reserva Bruto 2006, São Domingos Espumante Baga Bruto e Vinha Formal Espumante 2009; e Colheita do Sócio Reserva branco 2010, Herdade da Comporta branco 2010 e Medieval de Ourém 2010. 


[i] Manuel Vázquez Montalbán, Ricette Immorali, trad.it. Feltrinelli, Milano 1994: pag.105.