Bridget
potrebbe avere anche i nomi sadiani di Juliette, Olympe e Clairwil, quelle alle
prese con dieci pescatori di Baïes,sempre che per ognuno se ne definisca una
denotazione più inglese,tipo Julie o Juliet, Olympia e Claire,se non proprio Clairwil(=
“Clarewill”,per quel modale che postulerebbe il valore diffuso,lo spargimento del “voler essere chiara”,promessa di luce e
acqua chiara,fantasma semplice del desiderio o segno dell’inevitabilità di un
tratto affettivo),tanto da avere per la nostra figura Julie T.,Olympia T. e
Claire o Clairwill T.
Dice
Barthes, a proposito del godimento da ripartire in una sproporzione numerale
così evidente, che con la catalisi si può “catturare il corpo erotico occupando
simultaneamente i capoluoghi del piacere(la bocca,il sesso,l’ano);ogni soggetto
è ricolmato tre volte(nel duplice senso della parola)e in tal modo ognuno dei
nove partner trova il proprio impiego erotico”.
La
saturazione di tutta l’estensione del corpo, il principio dell’erotica sadiana, è
anche il principio sollecitato dal Wathames-pike
di Bridget T.,che come frase è anch’essa da catalizzare riempiendo tutti i
luoghi primari del corpo di espansioni,incisi,subordinate,determinanti.
Questa
saturazione, che può essere operata in fantasia dall’armo di un “otto” o da due
“Quattro con timoniere” o da tre “Due con timoniere” e un singolo,da 5 vogatori
in “Doppio” o 10 singoli o 4 in “Doppio” e 2 singoli,ecc., è in effetti la
vogata che,lo sappiamo,non chiude mai il corpo amoroso né termina la catalisi
voluttuosa o esaurisce la combinatoria delle unità:”resta sempre un supplemento
di richiesta,di desiderio,che si tenta illusoriamente di estinguere,sia ripetendo
o permutando le figure(contabilità dei “colpi”),sia coronando l’operazione
combinatoria(…)con un senso estatico di continuità,di copertura,di perfusione”.
La
passata della catalisi somatica non arriva mai a saturare la totalità corporale
e psichica, la precessione di tutte le determinazioni venute da un altrove, da
una estraneità così “wathames”,è possibile exinscriverla non con l’inondazione sadiana ma con la vogazione della Maiden T.:
solo
così si ottiene allora una mutazione del corpo, e da questo nuovo corpo,gli
altri corpi,Julie,Olympia,Claire,”pesano” e “aderiscono”.
L’ultimo
stato erotico è vogare:nella
gora,nelle delizie del conno,in bocca,sugli occhi,nel “territorio” dell’angolo
T in faccia,nel seno profondo della lussuria,che è bagnata e ha il fraseggiato
dello sperma.
Tutta
questa combinatoria erotica delle gare, in queste corse multiple e
disarticolate della Regatta, è questo che chiama:
rafforzare
il passaggio in acqua, to intensify the
passage-rub in Thames.
Bridget
T.che, per ognuno dei capoluoghi del piacere, sarà Juliet,Olympia e
Clairwill,sarà ricolmata tre volte,perché tre sono i tempi della vogata,si
potrà procedere con l’attacco,immergendo il remo nell’acqua di Olympia, si farà
il secondo tempo della palata facendo la passata umida tra la …. e poi dando il
Washington-stroke in Clairwill o Juliet,e infine levando il remo lo si farà
sgocciolare del Thames di Olympia in faccia e in bocca a
Juliet,che,oltretutto,per come ti guarda in questa chiarezza di July,la tigre
ti accarezza il Bonheur e ti liscia Joy:the
tiger stroke Joy e Joy stroke the
tiger.
I
tre tempi della vogata questa chiarezza erotica saturano: il nome proprio della
Tigre è moltiplicato, perché non si tratta di cavalcarla la tigre,to ride the
tiger,ma di to stroke the tiger,”fare
la corsa(dello stantuffo) con la tigre”,
ovvero
accarezzare,lisciare la tigre,ovvero dare un colpo alla tigre,perché il
significante sovrano del nome bagna il tempo,il tale,the thames of sun of
July,lo schema verbale è to scull,vogare,che
è speculare a to impale,impalare,fare
la palata.
Ma
l’imbarcazione è Bridget T. quella che a Henley on Thames ha la libido in
carena,carenata, e te lo fa vedere con gli occhi e la bocca nel rettangolo T.