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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il mondo non è banale? ░ Ceci n'est pas Osvaldo

Juventus, arriva Osvaldo con look tra Magritte e Johnny Depp


Cappello Osvaldo vs Scarpino Ribaldo ?

Ve la ricordate la “Pipe”, siamo dentro il paradigma di Ceci n’est pas une pipe di Magritte, ma quella era riferibile alla piperie, alla tromperie, alla pipperia di Pippa, la Pippa Middleton, che, un bel giorno, vai a vedere che transitava al meridiano del nostro oggetto “a”,insomma era il “melon” che ci sedusse con il suo cappello, che, quando fa “melon”, oltre che “citrullo” o “imbecille”, non è che il “cappello duro, rotondo e basso”, e poi si venne a vedere che anche il suo “melone”, intendo quello della Pippa, poi, in effetti, che cavolo era se non un tranello. Insomma la Pippa ci prese “à la pipée”, che è anche la “caccia con i richiami”, che, vabbé, con quel melone altro che “pipeau”, la pispola, il richiamo, lo zufolo, anche se era fatto tutto nel nome della sorella. Ora Osvaldo, che sempre dall’Inghilterra arriva, si vede che lì il surrealismo di "Ceci n’est pas une pipe", anche per il cielo e l’aria che c’è, a volerci vedere, che cosa fende l’aria se non un bel “melon”, che, anche in Inghilterra, è sempre il melone e ci si impippa un giorno sì e l’altro anche, ma detto o ridetto questo, che cosa c’entra il cappello di Osvaldo con il melon della Pippa? Francamente non lo so. O forse più che una piperie, ou la tromperie, la trahison des images, vuoi vedere che il calciatore è entrato più di tutti nello spirito surrealista di Torino? Non si dimentichi che negli anni Settanta, quelli di piombo, a Torino c’era una discreta e agguerita schiera di surrealisti, che, stando un po’ dentro il paradigma magico dell’immagine, vuoi vedere che al "cappello Osvaldo" è speculare lo "scarpino ribaldo"? O è che alla Vecchia Signora, per starci bene insieme, le si fa tanto di cappello?