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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

▐ Jaki, la prima legge dei viaggi e il poeta che ci metteva tanto a venire a Torino▐


Diego Della Valle( Ansa)

«Il poveretto di Jaki non perde mai tempo di ricordare agli italiani che è un imbecille». Lo ha detto Diego Della Valle parlando con i giornalisti a Firenze e riferendosi alle dichiarazioni di John Elkann sui giovani. «Dovremmo fare un referendum - ha aggiunto - e chiederci se lo vogliamo ancora in Italia».
ATTACCO - «È una vergogna - ha aggiunto Diego Della Valle - che uno degli Agnelli dica che oggi in Italia i giovani hanno i posti di lavoro». «Uno che si permette di dire che i ragazzi stanno a casa perché non hanno voglia di lavorare, perché il lavoro c’è, è un imbecille - ha continuato - lo tengano a casa, lo tengano un po’ a riposo, vada a sciare».

Diego Della Valle - "Corriere della sera"



▐ Mia Nonna dello Zen

Il segreto del successo , diceva la formula di Glyme per il successo, è la sincerità. Se impari a fingerla, ce l’hai fatta. Un po’ come quello della Fiat, di cui abbiamo avuto le lodi recenti di Della Valle: lui di sicuro ce l’ha fatta, è sincero, e non sta a casa con i genitori. Però, Della Valle non tiene conto della Legge di Green sul dibattito, quella che dice che “Tutto è possibile, se non sai di che cosa stai parlando”, e il giovane, quel giovane che ce l’ha fatta, evidentemente è il Green il suo vangelo. Comunque, la verità è elastica e i fatti tendono a indebolirsi in condizioni di estremo calore o pressione. Quando mio nipote andava a Torino negli anni Settanta e Ottanta mi salutava abbracciandomi, lasciava casa e i suoi genitori, che, poi, a conti fatti, siamo sicuri che fossero davvero quelli i suoi genitori?, e, piangendo, povero figliolo, era già poeta, mi ricordava sempre la prima legge dei viaggi: “Nonna, è sempre più lungo arrivare che tornare indietro”. E io: “Ma dai, adesso prendi sto treno delle 13.30 e domani, se va bene, specialmente dopo Piacenza, se Dio vuole, sei a Torino per le 10.30, le 11, ti fai una bella pisciatina, ti lavi le mani, una tazzona di miscela leone, ti riposi un paio d’ore e poi, via, sotto i portici di via Roma  a darti il gaudio cercando l’esemplare unico sabaudo, che, quello, se lo vuoi, col cazzo che lo danno in saldo, però di sicuro ti piace, ti piacerà, e, te lo dice la Nonna, non smetteranno mai di farlo”.