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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il mondo non è banale? ♦ L'anima di Dona Flor non è immortale: panico tra i cultori del culo di Sonia Braga


Se rubassero 300 mila figurine dei personaggi Disney, 
l’Unheimliche di Freud sarebbe inadeguato
Oggi, mentre falciavo l’erba dopo mezzogiorno, non ho potuto avere i consueti pensieri morbosi. Perché, cos’era mai successo alla mia libido? E’ che mia moglie mi ha recato la notizia che in Brasile il furto di 300 mila figurine Panini aveva gettato nel panico i collezionisti. Che cosa c’è in Brasile che non appena c’è un pallone  si entra in un’area drammatica?  L’altro giorno, per una guardalinea, le cui azioni sono sbandierare e richiamare l’attenzione dell’arbitro, avendo invece richiamato l’attenzione di un treinador, non si è fatto che parlare in rete di questo fallo dell’allenatore, che, poi, il pappagallo, voleva far passare per non intenzionale, anzi ha detto che il fallo proveniva dal pubblico, fatto sta che l’hanno buttato fuori perché invece di badare alla palla  e ai suoi giocatori ha fatto fallo sulla guardalinea chiamandola  “Tia Boa” o “Gostosa”, e lei niente, non gli ha detto ma ti sei guardato allo specchio , l’hai mai vinta la Mitropa Cup, oppure ma quale gostosa, per te ci vuole la coppa della nonna, altro che quella della zia. Adesso, le figurine della Panini, e il panico dei collezionisti. E pensare che sinora pensavo che in Brasile, che è il paese di Dona Flor, quella che ha reso iconica e patagonica la funzione del fantasma nella libido non solo dei visionatori e dei poeti, nemmeno la constatazione che l’anima non è immortale, e quindi non è sicuro che quando esiste senza il  corpo di, mettiamo, Dona Flor, quel vestito rosa che indossa quando esce dalla chiesa con il marito attuale e il marito defunto che le tocca il culo non potrebbe più starle addosso incollato in quel modo, avrebbe gettato nel panico i cultori del culo di Dona Flor-Sonia Braga.
Questo fatto mi ha fatto smettere di falciare l’erba, improvvisamente si è percepito nell’aria che non potevo avere pensieri morbosi, almeno per oggi; non riuscivo a non pensare che se,  Dio non lo voglia mai, questi adesso fanno le figurine dei personaggi Disney e poi c’è un furto di 300 mila figurine, nel mondo, e specialmente in Italia, cosa accadrebbe? Una volta ho dovuto segnalare alla direzione dei periodici Disney, quando se ne erano usciti dall’assemblaggio con la Mondadori, che mi era capitato tra le mani un “Topolino”, che, in quel tempo, stampavano una parte in una tipografia e un’altra parte in un’altra, con tutta una seconda parte che ripeteva la prima, non l’avessi mai fatto, fu il panico, tutte le copie furono ritirate dalle edicole, nessuno trovava più “Topolino” in edicola, incontravo la gente che sapeva che ero una colonna della Disney e piangendo mi abbracciavano disperati: “Dio mio, Vuesse, cos’è successo? Cosa sarà mai accaduto? Dov’è Topolino?”
Lasciamo perdere. Non voglio nemmeno pensarlo, io sicuramente avrei le ginocchia che fanno Paperino Paperino, Marisa G. Aino, altra storica collaboratrice di quelle testate del secolo scorso, tremerebbe verga a verga! Sarebbe spaventevole, anzi di più, penso che per definire l’Unheimliche come si deve a Freud sia mancata questa esperienza, cioè il terrificante avvenimento del furto delle figurine della Panini, se, poi, fosse stato il furto relativo ai paperi e affini della Disney, io penso che anche Eric Berne, quello della psicologia transazionale, poveraccio, non avendo assaggiato questo sgomento da cacarsi sotto, sul “buono premio”, lo stato d’animo “raccolto” come tornaconto in un gioco, non ci ha detto che una sciocchezzuola.by v.s.gaudio