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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

░ La posa del caffè e la psicanalisi ● 10 ░ La maglia malva del poeta e la figlia del notaio sabaudo

Simona Pisani intervista V.S.Gaudio
sulla maglia malva buona per fare i reading di poesia


SP Vuesse, mi è stato detto che tu non fai più un Reading di poesia perché non puoi rimetterti la mise, pantaloni di lana, e pullover con collo alto, sul marrone bruciato o scuro, che avevi quella sera piena di neve a febbraio alla Galleria d’Arte 2000 di Bologna e c’era Silvia Zangheri che ti fotografò e, poi, quando le chiedesti qualche esemplare di quelle pose della tua performance lei candidamente, la gnocca Silova(è così che la chiami tu,no?), ti rispose che aveva dimenticato di metterci il rullino nella macchina fotografica, e tu, da quell’inverno, venisti in Calabria, la Culabria, d’accordo, a riscaldarti e, ricordo, in costume da bagno mamma mia quant’eri fico!
VS Sì, è vero. Oppure, ti rispondo alla Razzi: questo no, non credo.
SP Sì o no?
VS Beh, che dirti, l’altro giorno mi è stata regalata una maglia, con scollo  quasi a v, ma questo no, non credo…, davanti un insieme jacquard con losanghe che dal malva di base si connettono con altre sfumature più scure e intense, e dietro tutto il fondo malva, che, tu, a leggerlo, dici ma che colore di merda, scusami, però è così che nasce la letteratura e , se vogliamo, a seguire, la critica letteraria e la critica testuale, certi movimenti letterari forse sono nati dal colore malva, tra il lilla e il violetto…
SP Il minimalismo…l’intimismo o il gruppo 63?
VS Questo no, non credo. Più l’ermetismo, o, forse, l’intimismo…sì, certo sull’intimismo hai ragione, e la narrativa rusticale dove la metti, il crepuscolarismo secondo te va più sulle sfumature dell’arancione?
SP Si, certo, ma questa maglia che ti hanno regalato…
VS Ah, giusto. A te starebbe un incanto, non solo perché sei bionda, perché sei ectomorfa e al di sotto dell’indice costituzionale 50 se ti abbigli tutta malva, sai che pezzo di bionda che sei, fai 358, m-l-v e ti rivedo con il naso che aveva la Mullova, ma tu la superi sia per il naso che per come suoni anche se non suoni il violino!
SP Intanto che il caffè sta in posa, ebbene da quell’inverno con quella mise, fotografato e immortalato, tu dici come oggetto “a” di Silova, poi è tutto da verificare, sei venuto giù ed eri così ectomorfo anche tu che tutte si innamoravano di te, tanto che una volta ti fecero, tutte quelle femminucce, un regalo collettivo, al nostro oggetto “a” così poetico e arrapante, il più plutonico dei poeti, eternamente le pensanti, quelle che pensano sempre al patafisico Vuesse!
VS Questo non credo. Però, come la posa del caffè, e il ciclo di Saturno, può darsi che per la lunghezza e il sedimento, qualcosa poi si, come dire?, filtra, cola e …ti oralizza la libido, no?
SP La maglia.
VS La maglia, mia cara, color malva, che morbidezza che ha, forse è cashmere, dovresti vederla,anzi dovresti metterla tu, se riesco a trovare lo sfondo adatto e…la macchina fotografica, la fotografo, e poi la postiamo a corredo di questa chiacchierata.
SP Avrei dovuto intervistarti. Comunque, poi la mandiamo alla Silova e le diciamo, le scuse che ti inventavi tu negli anni di piombo oggi non reggerebbero, ectomorfa mercuriana e tocca-ginocchio del poeta!
VS La maglia malva, è carinissima, devi indossarla…sai, l’ho provata l’altro giorno, e guardandomi allo specchio mi son detto: se il grande roe è una bestia mitologica con la testa di un leone e il corpo di un leone, non necessariamente dello stesso leone, ebbene un poeta con ‘sta maglia così torna a fare i reading anche a Bologna e anche se viene Silvia a fotografarmi senza rullino, col cavolo oggi, dirà che aveva dimenticato di metterci le batterie, e nel telefonino aveva la memoria piena, ma io ,oh Dio, come è stato possibile dormire mille anni come il roe e poi svegliarmi di colpo con questa maglia lilla e son così fico che andrei a piedi a Bologna, riaprirei la galleria di Giancarlo Franchi[i], che, quella volta, mi  aveva regalato una sua litografia
♦ Giancarlo Franchi, Ligabue In Cima al Bue , © 1977
intitolata “Joker”(era lui) che, poi, m’ha rubato una che s’era finta mia madre e invece era la femmina del roe che aveva svegliato Enea sbarcato nella sibaritide e lei, dopo aver visto il “Joker” di Franchi appeso per venticinque anni, si riaddormentò per altri seicento anni e la figlia buttò la chiave della casa, e si mise a fumare la sua trecentesima sigaretta quotidiana.
SP E cosa saresti come bestia mitologica?
VS Il Vuesse color malva.: il V.S.Malva.
SP Questo non credo…Ma che rapporto ci sarebbe questa tua bella maglia con la posa del caffè?
VS La mise che avevo quando feci quel reading sulla Lebenswelt e sulla Stimmung era, a ben vedere, color caffè, per questo ero così uretrale e plutonico, per la prima volta capii che, sì, la posa del caffè era dentro il ciclo di Saturno ma con me era connessa al punctum Mercurio/Plutone, che è alla base di quell’aspetto ectomorfo e da miscela Leone, che avevo a Bologna quella sera, tanto che, quando tornai a Torino incantai una donna che era figlia di un notaio al punto che un giorno voleva farmi una donazione e disse che l’avremmo fatta dal padre, e aggiunse: però devi metterti quei jeans che avevi l’altro giorno quando siamo stati a fare io la musardine e tu il flâneur per mezza Torino e, poi, nelle scale di casa ti ho chiesto di farmi vedere se ancora ti mancava il respiro come quando camminando mi toccavi con il lieve tocco poetico che solo tu hai il culo…E io terrorizzato all’idea del padre e di quel ruolo, ma ancor di più dal fatto che avrei preferito andarci con i pantaloni di lana e il maglioncino di lana dello stesso colore orzo abbrustolito e non con i jeans e gli zoccoli olandesi, che così vestito, fui l’incanto delle segretarie dalle sospensioni pneumatiche mai viste che c’erano in quegli anni agli ultimi piani della Fiat in corso Marconi, le detti buca, come aveva fatto la Silvia a Bologna che mi aveva bucato l’immagine, e poi quando un giorno la incontrai tra il Bar Baratti&Milano  e l’angolo di via Po sotto i portici di piazza Castello  lei fece finta di non conoscermi e …ed è per questo che a rivedermi così con quella maglia malva con i rombi lilla, violetto e viola, ho pensato: anche a Torino farei un reading così vestito …solo che non me ne frega un cazzo di stare lì come un salame a leggere poesie e le gnocche che ti ascoltano non pensano che a quello, vogliono solo…
SP Ma dai, Vuesse…Questo non credo.
VS Simona, vuoi che ti faccia la conta di quante son venute  nei posti dove si diceva che si parlava di poesia, anche a Torino, per portarmi fuori o invitarmi a casa loro …per la posa del caffè?
SP Beh, il malva, addosso a un poeta del tuo stampo, indubbiamente tirerebbe ancora…
VS Il malva tira, mia cara. E’ che non è più l’epoca della posa del caffè.
SP E allora?
VS Un bourbon, un Jim Beam…
anche se, questo è sicuro, poi mi viene il singhiozzo! Ma voglio dirti che dentro questi colori di solito ci stanno le bernarde un po’ endomorfe, quelle stangone che di colpo son passate oltre lo stato mesomorfo dei venti-venticinque anni e, appena sposate, si fanno così endomorfe che, quando vogliono incantare, si mettono calzoni coloratissimi, tipo malva, lilla, violetto,  tipo rosa, tipo verdolino, che è tra verde acqua e verde chiaro, o pistacchio, si impastellano e vogliono che le si faccia lo shummulo; loro che, è un dato certo questo, sono state sempre per la giflle[ii], e poi che c’è di male a questo punto della loro vita, queste gelataie raddoppiano la pulsione orale con quella uretrale e vengono e dirtelo che vogliono e gifle  e shummulo, anzi verdolino, verde acqua prima shummulo e poi, se ce la fai ancora, gifle; se rosa chiaro, prima gifle e poi “oralizzazione” del podice, nel senso di fargli la gifle lì con i pantaloni, e questo si chiama shumullar; se giallo vogliono lo shummulo a distanza; se celeste si fanno loro la gifle e ti fanno andare in cielo…
SP E con questo penso che il singhiozzo sia definitivamente receduto!


[i] Qui c’è l’opera di G.Franchi intitolata: Ligabue In Cima al Bue, non potendo riprodurre l’opera “Jocker”, rubata al poeta.
[ii]Si può dire anche "Bifle". Leggi qui: La Bifle de Zizi.