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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il mondo non è banale?│Quella Madonna che s'incavolò...

Se la madonna non s’inchina?
La nazione dell’inchino.
Ci fu quella storia tragica dell’inchino della nave da diporto all’isola; c’è questa storia dell’inchino della statua in processione alla porta della casa dove vive il mafioso in arresto.
Ci fu quella tragedia in due battute di Achille Campanile[i], in cui, all’alzarsi del sipario, il marito rincasa, fa un cenno di saluto a sua moglie, si mette in pantofole e va a tavola. Ma a un tratto s’alza, si dà un pugno in fronte, mormora: “Avevo dimenticato” e s’inchina profondamente più volte, ossequiando sua moglie.
La moglie
Che ti piglia?
Il marito
Ho incontrato un amico che mi ha detto di ossequiarti.
Albidona 
in : Giulio Palange La regina dai tre seni
(Sipario)

Se s’incavola la Madonna, titolò il paragrafo, riguardante Albidona(Cs), Giulio Palange in La Regina dai Tre Seni.Guida alla Calabria Magica e Leggendaria, Rubbettino 1994: la statua lignea della Vergine era custodita e venerata in un monastero basiliano[ii]; poi agli inizi del milleottocento, una certa famiglia Chidichimo si impossessò di quelle terre e fece fare una nuova chiesa,  così la Madonna fu sfrattata dal monastero e costretta ad andare ad abitare in questa nuova locazione, disposta da quegli “ombroni”.
Senonché, la Vergine se ne ritornò nottetempo al monastero. Ma gli ombroni, così si chiamano essi stessi questi misteriosi abitanti di Albidona, la riportarono alla chiesa nuova.
Il buon Giulio Palange chiude la storia dicendo che la Vergine perse la pazienza e mise sottosopra le terre occupate da questi cocciuti ombroni. Ma forse è proprio per questo che, allora, quegli ombroni si presero tutto, o quasi, il territorio del paese dove è formalizzato il falso atto di battesimo, in latino, del sottoscritto. Sembra che abbiano occupato il paese del poeta[che sta sotto] in virtù dell’incazzatura della Madonna con i Chidichimo, tanto che, con quel mettergli sottosopra le terre a quegli ombroni, avvenne che anche il Molino, a fianco dell’aranceto di mio nonno, l’ Istituto Geografico Militare negli anni cinquanta ebbe cura di battezzarlo “Chidichimo”[iii], l’aveva fatto la Madonna(che, naturalmente essendo sempre la Madonna, ebbe cura di far conservare ai suoi devoti anche quello che avevano sopra, nel loro luogo di provenienza)!
Il luogo, per virtù connettive della ‘ndrangheta, è connesso, per il clan De Stefano[operazione “Galassia” Procura Antimafia Cz 1995], a Reggio Calabria e, per il clan degli zingari, a Cassano all’Ionio, che è, inutile dirlo, la diocesi suffraganea cui appartiene il paese della Madonna che perse la pazienza con i Chidichimo e gli mise sottosopra le terre facendoli emigrare, si fa per dire, a Trebisacce, il paese del poeta privato del suo nome, delle sue terre e della sua provenienza.




[i] Vedi la tragedia in due battute Il marito zelante, in: Achille Campanile, Tragedie in due battute,©1978, prima edizione BUR 1989.
[ii]Madonna del Càfaro”: Foglio 222 IV N.O. della Carta d’Italia Albidona : 33SXE267207. Rilievo del 1949, Istituto Geografico Militare.
[iii] In verità, nel rilievo del 1949, appare il nome “Chidichino”: “M°.Chidichino”, al Foglio 222 IV S.O. della Carta d'Italia Trebisacce  : 33SXE296133. Rilievo del 1949, "opificio a forza idraulica", Istituto Geografico Militare.