Lo Zahir e il Ministro della Riforma
della Libido
Quando il poeta si
ritrova, in capo a un altro mese, che non è più quello del nome che lo
identifica, di nuovo con lo stesso oggetto “a” che gli passa al
meridiano a fargli il dondolo, allora non può che essere lo Zahir, che a Buenos Aires è una moneta
comune di venti centesimi, che, come scrive Borges, a Guzerat alla fine del
XVIII secolo fu una tigre; in Giava, un cieco della moschea di Sukarta; in
Persia un astrolabio che Nadir Shah fece gettare in mare; nelle prigioni di
Mahdí
una piccola bussola; nella moschea di Cordoba una vena nel marmo di uno dei
milleduecento pilastri; nel ghetto di Tetuàn il fondo di un pozzo. Lo Zahir è l’ombra della Rosa e lo squarcio
del Velo, si tratta semplicemente della Tigre,
che è come l’Unheimlich, l’apparizione, il simulacro, l’immagine, il
ministro, la densità estetica di Milan Kundera. E allora questa camminata, che è
fatta della radice tedesca Zäh,
che è “viscosa”, “densa”, “dura”, e della qualità Zähigkeit,
che incolla la tenacia, la durezza, la densità, l’intensità.
Come a dire che lo Zahir, il Ministro, cammina e invischia l’oggetto “a”
del poeta, si fa intensa immagine, si incolla nella mente e nella libido del
poeta. Lo Zahir, in arabo, vuol dire “notorio”,
“visibile”; in questo senso, è uno dei 99 nomi di Dio; la gente, in terra
musulmana, lo usa per “gli esseri e le cose che hanno la terribile virtù d’essere
indimenticabili e la cui immagine finisce per rendere folli gli uomini”(Jorge
Luis Borges, Lo Zahir, in: Idem, L’Aleph,
trad.it. Feltrinelli 1979: pag.109).
Ora che questo
nostro oggetto “a”, di cui abbiamo già reso l’immagine nella “Posa del caffèn.11”, possa essere uno dei 99 Nomi di
Dio, e per questo ci sta amministrando la riforma della nostra mappa dello
stato e dell’esserci, ce ne corre, anche se non è detto che il suo fantasma,
veramente il nostro che si invischia nella sua immagine, non vada ripetuto o
fatto camminare così 99 volte al meridiano, fino a che la fenditura, la fantasia, il segno, lo specchio del suo esserci, non
vorrà più dire nulla.
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│© ansa│il passo del Ministro
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Quello che c’è di
duro e viscoso, di potente e di spinto, tirato, nella camminata di questa
donna, è speculare allo stato dell’esserci e del fantasma del poeta: il “sorprendente”,
il “terribile”, il “potente”, il “bonheur”, che questa immagine suscita come “brivido
di meraviglia”(Das Schaudern) di
Goethe, è dentro la “significación torpa”, il “senso ottuso” della posa del
caffè, che, a conti fatti e tirate le apparizioni al meridiano dell’oggetto “a”,
è sempre sostanzialmente viscoso, intenso, duro, in una parola “lento”, è così
che s’incolla tra mente e occhio. Questo nostro Zahir, per come nella libido ci è stato somministrata la posa del
caffè, ci amministra, con la sua significazione lenta e viscosa, la libido,
anzi può darsi che abbia l’ambizione di amministrarci addirittura la riforma
della libido, tanto è che, caduto il poeta dentro questa divinità
momentanea, come la intendeva Cassirer, o nella densità estetica di Kundera, in modo “terribile”, “fortissimo”, “indicibile”,
quindi in modo durissimamente Zahir,
avrà, tra quei 99 Nomi, quello del Bonheur,
il Ministro della Riforma della Libido?
░ by
v.s.gaudio
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│© ansa│
░ Il passo del Ministro sta anche nel punctum Mercurio│Marte
in trigono con il Mezzopunto Plutone│Giove-Saturno;
da non sottovalutare il rapporto che il punctum Mercurio│Marte,
che sono gli elementi del passo e della camminata, per antisci con Lilith, che
è la viscosità, la densità estetica di cui al testo; è qui condensato tutto il
segno dello Zahir, l’espressione di quello che ormai, in quanto oggetto “a”, si
può denominare il “passo del Ministro” o l’"allure per la Riforma della Libido
del Poeta", se non, ancora uno di quei famosi 99 nomi, la “camminata del Bonheur”
o , per il “Grande Spirito”dei Sioux, il
“passo di Vakanda”! E il segno dello Zahir, che
racchiude tutta la storia dell’esserci, è specularmente connesso al punctum
Mercurio│Plutone
del Poeta che, in virtù dello stesso rapporto per antisci, pungola o dondola,
con la Lilith della viscosità dura del Ministro, l’altro suo punctum Marte│Urano,
che nel tempo e nella libido del poeta è la sua pulsione uretrale e fallica.
Insomma, sembra tutto così insolubile: la posa del caffè e la camminata della
riforma della libido. ░
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