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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Tutti i caffè che ho preso senza di te | Francesco Vaccaro at OS



Inaugura stasera dalle ore 18 
 

Tutti i caffè che ho preso senza di te

Francesco Vaccaro

a cura di Olga Gambari

Certe cose, 2014, stampa laser su alluminio e montato su legno, 40 moduli cm 29,6x42 cad.
 
La galleria Opere Scelte inaugura, martedì 28 ottobre alle ore 18 in via Matteo Pescatore 11/D, Tutti i caffè che ho preso senza di te, mostra personale di Francesco Vaccaro curata da Olga Gambari.
L’ esposizione presenta lavori inediti dell'artista, una narrazione sensibile ed evocativa della vita e della memoria. I ricordi sono rivissuti attraverso le fotografie, gli appunti, gli scontrini. È una ricerca che fa emergere i dettagli marginali, le sfumature passate inosservate e le evidenze troppo palesi per essere colte al momento e che invece rimodellano il passato. In mostra Certe Cose, foto d’infanzia esaminate con attenzione e devozione, che scomposte mettono in luce diversi punti di vista. Le storie sono narrate come attesa e proiezione senza tempo. Nell’opera Tutti i caffè che ho preso senza di te la quotidianità, fatta anche di azioni banali come bere un caffè, è fissata attraverso gli scontrini, arricchita di pensieri, visioni e suoni.
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Galleria Opere Scelte via Matteo Pescatore 11/d, 10124 Torino
T. 011 5823026 - M. 349 3509087 / www.operescelte.com / info@operescelte.com
martedì-sabato 15.30-20