░ Una cartolina con il Marcuzzi e l’indice del pondus dato a 19│= Alto
(da 20 a 12 il valore più alto è decrescente)│
Era il Marcuzzi™…non era il
ventre di Ubu
Non si tratta più
di una metafisica del crimine e del sesso, E’ una patafisica del crimine
perfetto: assunzione della banalità come destino, come il nuovo volto della
fatalità. Contro-transfert illustrato dal fatto che tutti sono diventati Grande
Fratello. Perfusione del Super-io nella massa. Non solo gli spettatori: tutti
sono presi nella spirale della Grande
Gidouille (il ventre di Ubu). La contemplazione del Crimine Perfetto, di
questa perpetrazione della banalità, è diventata una autentica disciplina olimpica,
o l’ultima metamorfosi degli sport estremi.
│Jean
Baudrillard, Violenza dell’immagine.Violenza
contro l’immagine ©
2005; trad. it. in: Jean Baudrillard, L’agonia
del potere, Mimesis edizioni 2008: pag.41.│
£
E io che pensavo di
essere diventato campione olimpico nella Bataille
des Jesuites per la contemplazione
perpetrata del Marcuzzi™, scritto, quell’elogio
e la relativa consacrazione del nome proprio come nome comune, un po’ prima che
la così denominata fosse presa nella
spirale della Grande Gidouille!...Non potevo , o forse sì,
pensare allora che in fondo anche il Marcuzzi prima o poi avrebbe rivendicato
il diritto o il desiderio imprescrittibile di tornare ad essere Nulla e di
essere guardato in quanto tale. Come scrisse Jean Baudrillard: “Ci sono due
maniere di scomparire: o si esige di non essere visti(…)o si cade nell’esibizionismo
delirante della propria nullità. Ci si fa nulla con il fine di essere visti e
guardati come nulla – estrema protezione contro
la necessità di esistere e l’obbligo di essere se stessi” (loc.cit.), ma
come può essere accaduto che quel Marcuzzi, che aveva la necessità
di esistere e anche l’obbligo di essere visto come se stesso, a causa di questa
visibilità forzata, non avendo più niente del significante segreto, sterminato
come carne e tergo di Merleau-Ponty, sia stato socio-somaticamente modificato, immagine-punctum definitivamente scomparsa sotto il peso della
realtà, illusione fatale il Marcuzzi, illusione del
significante somatico, è davvero stato lì e adesso non c’è più, l’ha davvero
divorata quella sua immagine del Marcuzzi, lei stessa, la così denominata, in
promiscuità con se stessa, il Marcuzzi è allora in una situazione di realtà
integrale, ora, senza distanza e senza trascendenza, non si divide più, ed è
quindi finita la stagione olimpica del visionatore, il poeta non sarà più il
campione della Bataille des Jesuites du
Marcuzzi?
│v.s.gaudio
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│© fabrizio ferri
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