Io flirto con tutti. Uomini, donne, bambini,
muri.
Dakota Johnson
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░ Mia Nonna dello Zen
L’amore è basato sul presupposto che
si possa flirtare con tutti. Non solo, si pensa anche che in periodi di crisi,
personale e nazionale, la gente non debba scegliere tra varie linee di
condotta, la legge di Rudin prescrive che la maggioranza sceglierà la peggiore
possibile. In questo caso, io ricordo che, durante un periodo di crisi, in cui
volevo flirtare anch’io con il muro di cinta del mio Giardino dell’Arancia, il
muro ebbe a crollare e c’era un uomo che per venire a rubare le arance, pur con
il muro caduto, restava impigliato nel filo spinato; è allora che ho cominciato
a flirtare col filo spinato finché poi un giorno non vennero gli zingari ad
occupare la mia terra con i cavalli e cominciai a flirtare con i cavalli, anche
perché non capivo perché, avendolo fatto Giovanna d’Anjou, non avrei potuto
farlo anch’io che, rispetto a quella perversa, io son platonica, almeno quando flirto con gli animali, il filo
spinato, la zappa, la carriola, e gli alberi tutti a seconda della stagione.
Comunque, quando mio nipote lavorava per la Disney Company Italia Spa, ebbi dei flirt accaniti con Paperino,
Gambadilegno, Paperinik, Gastone, Orazio, i tre Bassotti, Macchia Nera,
Archimede e un altro scienziato svampito di cui non ricordo il nome che io ogni
volta che vedevo pensavo alla Legge di Howe: Ognuno di noi ha un piano che non
funzionerà, e invece di piangere flirtavo con lui. Con Topolino, invece, non ho
mai flirtato. Quindi, io, a differenza di Dakota Johnson, non sono stata in
Canada e non ho flirtato con gli Indiani, i paperi mi facevano impazzire,
Topolino non lo digerivo, fermo restando che non sopportavo nemmeno Minni,
perciò mi ero ripromesso che, prima o poi, ci flirto con Topolino, non fosse
altro per far schiattare di rabbia la topa. Poi, non c’è stato tempo; mio
nipote ha smesso di avere a che fare con Paperopoli e Topolinia a Milano, e ce
ne siamo andati nel delta del Saraceno, e ho cominciato a flirtare con le
pietre, l’acqua salmastra, i rospi, i pini, gli eucalipti, la mortadella e la
fetta di pane abbrustolita alla brace e condita con olio e origano. E’ magico,
lo so: ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.