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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Le argentine se ti baciano con la lingua ti mettono incinta. Enea perciò bacia solo cartaginesi


"Belen Rodriguez mi ha baciato con la lingua, ho vomitato una settimana"
Cristiano Malgioglio 


Mia Nonna dello Zen
Anch’io una volta ho baciato con la lingua una donna argentina, che aveva avuto un flirt con mio marito, e all’improvviso mi sono trovata sul pianeta Quelm, dove la temperatura non è quella della Patagonia ma è peggio, 1300 gradi sotto zero, i bagni sono vietati, ma sfido io a fartelo un bagno con quella temperatura. Anche perché la gravità è inesistente. Fatto sta che anch’io cominciai a vomitare, perché la gravità, sì, è inesistente ma la gravidanza no. Quella briccona di un’argentina, con la lingua che aveva, m’aveva messa incinta e io ancora oggi non avevo capito una sola parola della sua lingua! Come abbia fatto Belen a mettere incinta Cristiano Malgioglio, questo è più di una leggenda urbana, o forse si spiega perché quelle ragazze argentine giovani e carine abitino tutte ormai in Patagonia, anzi sono emigrate tutte a Ushuaia a mangiare aragoste alla sibarita. Perché come baciavano uno, pure che non era di Quelm, questo subito s’ingravidava. E vomitava sette giorni e sette notti, mentre Enea se ne fotteva di tutta questa storia della lingua che ti mettono in bocca le argentine e continuava a fottere tutte le cartaginesi che passavano sotto casa e lo chiamavano con la propria lingua a viva voce: “Enè, scendi, dai, io non sono argentina, non ti metto incinta!”