Ogni volta che , all’interno
di un testo complesso, c’è o lampeggia
il significante “culo”, una donna, di qualsiasi estrazione e educazione,
ma pur sempre alquanto stupida se non del tutto per niente colta, mi aggredisce
urlando che “non si capisce”, cioè, come tocchi il “culo”, quella urla “non si
capisce, chi è questo che non mi fa capire?”. Cosa c’è da capire se non
capisce? Se si va dentro uno schema verbale o un archetipo-sostantivo, bisogna
che la signora sappia che si sia dentro l’antropologia dell’immaginario di
Gilbert Durand, altrimenti perché vieni a leggermi, chi te lo ha chiesto, e che cazzo me ne faccio della tua lettura? Oppure: visto che non capisci, e non ti
vergogni di dirlo facendone una regola per chi ha scritto, perché cavolo lo dici a mezzo mondo che non capisci e
La lettrice che non capisce non ha cultura e quindi aggredisce quando sottentra “cul”? #
quindi non sei capace di essere all’altezza del testo che leggi sì ma non sai
che c’è scritto? Non ti vergogni di non capire, sei ignorante, stupida, incolta, lo dici tu: non
si capisce, non capisci che siamo nella linguistica e nella psicanalisi del “podice”,
ma appena poi scrivo la parola “culo” è allora che ti salta la mosca al naso: “Non
si capisce, non si capisce!” E quindi io non dovrei scrivere in una mia rubrica
in un mio blog di cultura avanzata e di letteratura dichiaratamente patagonica,
se non hai letto Baudrillard, se non conosci un po’ di Lacan, se non sai niente
che non siano solo certe citrullaggini scolastiche su Barthes, che cavolo vieni
a leggere e a pretendere di dirmi che non si capisce, cosa non si capisce? Il
podice che non hai più, è quello che non si capisce, ma quello si capisce che
ti manca; è sempre per il podice che mi si viene a dire che non si capisce,
perché non gli entra più l’archetipo-sostantivo
o quanto meno la pulsione fallica non cozza più verso quel suo archetipo-sostantivo,
insomma la signora ha ormai l’archetipo-sostantivo che ha l’epiteto dello “stupido”
o dell’”ignorante”, ha l’archetipo-sostantivo, il podice, con l’epiteto “ignorante”,
ignora ormai le delicatezze linguistiche e sensoriali che la pulsione fallica
dovrebbe incunearle nella libido e nell’archetipo-sostantivo. Ci fu tempo addietro, e sempre per un post su
pingapa, una pornostar, o una ex pornostar, francese che addirittura mi pregò
di non fare accenni nemmeno per
copyright al fotografo che l’aveva immortalata quando giovane metteva in scena
veri e propri atti di sodomia(1). Il bello che il testo, che era stato pubblicato
su pingapa, era un testo che ratificava l’essenzialità del suo esserci, e
anzi ci si lamentava come mai lei non
avesse avuto il vitalizio in Francia visto che qui in Italia altre lo avevano
avuto! Pare che , allora, è forse questo il senso, trattando il “culo” con “cultura”,
c’è sempre qualcuna, che, al momento, rinnega
o non ha il “culo”, che in sostanza affermando che non si capisce
difetta di cul-tura.
Rigooglato
automaticamente il post su Catherine Deneuve, ma non proprio sull’attrice, si
tratta di una rubrica dal titolo “la posa del caffè e la psicanalisi”, in cui
sottentra , siamo nell’ambito della psicanalisi e quindi delle sedute, la
seduta larga e quindi il poggia sedere, è saltata fuori una signora a “commentare”
che non capiva, e allora che devo fare?
Anche l’attrice hard era francese, c’è qualcosa che non torna, quando il culo è
francese? La signora,quella di prima, non intendo l’attrice, ha a corredo foto tratte dal film Belle de Jour, dove l’archetipo-sostantivo
e lo schema verbale, non è un mistero, siamo al cinema, si vede no?, sono nell’ambito
del paradigma della pulsione fallica, lo capisce questo la mia signora incolta?
E se le da fastidio e non vuole capire,non ha la preparazione consona a intendere un certo testo ancorché sia avanzato, perché viene a leggerlo? Sta pagandomi
per caso per avere un testo tutto per lei, su misura e connaturato alla sua non capacità di
capire? #
(1)L’attrice hard francese in
effetti ha protestato solo perché nel post o nella didascalia alla photo
citavamo il fotografo, con cui lei, da
tempo, aveva ormai rotto il sodalizio, anche perché il soggetto pare che
continui a diffondere materiale, relativo a pose di molti lustri fa, su cui non
ha la necessaria autorizzazione della fotografata. Dispiace che non abbia
potuto, invece, leggere il testo del post con la piena competenza linguistica
dell’italiano: avrebbe certamente capito (a differenza di questa signora di cui
parliamo che è invece pubblicamente ignorante: lo ha autonomamente affermato
dicendo che non capiva quel testo, quindi ignora i paradigmi e gli universi di
discorso alla base del nostro post) che, in effetti, pur non sapendo niente del
contrasto che c’era tra lei e il fotografo che abusava delle sue foto, noi esaltavamo il suo assetto somatico e la sua
resa fotografica al limite del patagonismo
baudrillardiano, arrivando all’auspicio che la nazione di origine le riconoscesse un vitalizio.