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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il linguaggio invisibile del vitalizio ▬ Milo Manara e Mia Nonna dello Zen

La volgarità non dipende da quanto derma esponi, ma è un fatto culturale, mentale. Volgare? Il linguaggio dei politici di oggi.
Milo Manara


Mia Nonna dello Zen
D’accordo. E’ l’autore di “Miele”, quella del fallo invisibile, che cosa gli vai a dire? Anzi, Manara mi fa venire in testa i primi due principi politici di Tood:
│© milo manara
1.Qualunque cosa dicano, non ti stanno dicendo la verità.
2. Di qualunque cosa parlino, stanno parlando di soldi.
Ma, come dice Manara, quel che è veramente inquietante oggi, è che il linguaggio che usano è appunto quello della volgarità. 
Per questo, a un politico non puoi dirgli che abbia una faccia da c. o che sia una testa di c.; d’altra parte qualsiasi politico mente sì lo sappiamo ma il bello è che nessuno sta a sentire, anche se gli stai a parlare di soldi.  Quelli che fanno i moralisti sono i più distanti dal problema e quindi sembra che non abbiano lo stesso linguaggio volgare, comunque, problema a parte e volgarità, hanno lo stesso vitalizio. Che è come il fallo invisibile di “Miele”, è speculare al loro linguaggio. Ovvero: di qua c’è il politico e il suo linguaggio(si fa per dire); che afferra il vitalizio. A qualunque distanza dalla morale, dal problema e dalla volgarità. E non è un fatto culturale, semmai è una faccenda di linguaggio.