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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il mondo non è banale? │Orazione funebre a Porta a porta

Il mondo non è banale? Il fatto I


Il gioco dei bigliettini 
Il Nomade Stanziale e Capitalista a “Porta a Porta”

Chi era?
“Era come Papa Francesco.”
Dove stava?
“In affitto in un appartamento del Comune di Roma a 7 mila lire al mese e in una villa di sua proprietà sul lago di Bracciano.”
Che faceva?
“Il Re di Roma.”
Dov’era nato?
“A Napoli, a Caserta, a Isernia, insomma dove teneva le macchine al Pra.”
Che diceva?
“Mi piace la musica del Padrino.”
La gente che diceva?
“Ah, che bella musica!”
Oppure: “E’ sempre la stessa musica!”
O anche: “La banda di Cassano suona sempre la stessa musica!”
Com’è finita?
“Porta a Porta”. Non finisce mai.
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