Pingapa ▌PLUS▼

Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

La Bomba lemmatica di "Torrìno"♪

La bomba lemmatica del pomodoro
Travisamenti alla radio  in 2 battute
e 1 noterella watzlawickiana



La conduttrice de “La Bomba”  deve avere della lingua una concezione sostanzialmente diversa  dallo Zingarelli(che, vabbè, era di Cerignola…). Nessuno le ha mai  suggerito che si tratti di un’entità venerabile, un essere vivente naturale che può rapidamente degenerare e deperire se non viene curato e conservato. Come per l’americano, la lingua, per lei, deve essere un articolo di consumo, come i fazzoletti di carta; può farci ciò che vuole, anche perché , quando vuole andare nel profondo, dice che usa la Treccani, che, detto questo,  fa come l’americano che l’autunno lo chiama fall, e non autumn come l’inglese, ed è fatta: si chiamerà sempre fall, e lo stesso, come disse Watzlawick, per la benzina, che, americana, è gasoline, al limite gas, e non petrol; di pari passo, il progenitore dell’America è solo indian, quello dell’India è un Indian Indian: fa come l’albanese quando fa il superlativo: gaz gaz sarebbe il gaudissimo, il superlativo di gaz(leggi:gas), che è gaudio. Per questo anche a me il petrol non piace.
La conduttrice de “La Bomba”.-
Se vai su YouTube, questi che fanno pomodori in tutte le salse, e si chiamano “Petti” con orgoglio, non fanno che dirlo: Pomodori Petti, Conserve Petti, Passata Petti, Concentrato  Petti…Ma capisci? Non si rendono conto che  Petti…
L’ascoltatore(che nel secolo scorso ha vissuto a Torino).-
 In dialetto calabrese, per “peto”, c’è “pìritü”[ la “ü “ è semimuta, come disse il linguista tedesco Rohlfs che venne a studiare ‘u calavrìsü  appena dopo l’occupazione tedesca]: quando passa uno che fa il perito(anche alla fu sezione distaccata della pretura circondariale), Micuzzu lo indica(va): “Passa ‘u Pìritü!” Non postava cioè l’accento sulla seconda “i”: pirìtü, in cui, conseguentemente, la ü si fa un po’ meno semimuta. Come fa la conduttrice  torinese che ha dato ai peti un’altra “t”, o a Torino dicono “petti”, perché come qui in Calabria spostano gli accenti lì aggiungono la “t” che è la lettera designativa della città sabauda e dell’erre moscia?
(cambio accento o aggiungo una lettera:
Tórino o Torrìno?)