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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Michele De Luca ⁞ Principio stabile - Infanzia del cosmo


Inaugurazione Venerdì 20 Novembre 2015 alle ore 19.00
Bibliothè Contemporary Art Gallery
                     Via Celsa, 4/5 – 00186 Roma
22° appuntamento della rassegna
Unum
a cura di Francesco Gallo Mazzeo
Immagine: “Principio stabile – Infanzia del cosmo”, 2015, acrilico su tela, cm. 220 x 520
Un'opera unica di Michele De Luca
PRINCIPIO STABILE – INFANZIA DEL COSMO
Testo di Giorgio Patrizi 


“Tutto si conduce ad unità – afferma Francesco Gallo Mazzeo - [...] nei modi più imprevisti ed imprevedibili è diventare scoperta di sé,
del sé nascosto che in tanto errare e peregrinare non si è mai allontanato da se stesso, dal proprio sogno,perimetro e area di una grande avventura, in cui ogni nome pronuncia un nome, ogni volto cerca un volto e tutti insieme recitano Unum.”

L’esposizione resterà aperta fino all' 8 Dicembre 2015.
Orario: dal lunedì al sabato: 11.00/23.00
Per “Unum” rassegna di mostre personali ideata e curata da Francesco Gallo Mazzeo per Bibliothè Contemporary Art, l’artista (e poeta) Michele De Luca ha realizzato appositamente per lo spazio della galleria un telero di ampio respiro spaziale ed emozionale: “Principio stabile - Infanzia del cosmo”. Da tempo le opere di Michele De Luca pittore, testimoniano una linea di ricerca astratta di forte e originale impatto emotivo che vede nella luce, componente anche fisica che interagisce con la pittura, un dato di costante riferimento. L’artista ligure-romano in questa personale di un unico grandioso dipinto giunge con sottili scialbature di colore ad un’astrazione lirica che evoca spazi siderali ed accelerazioni vertiginose.
De Luca attua un sottile slittamento di gamme cromatiche che dai consueti viola-bluastri giunge a trasparenze verdognole o di un giallo freddo, immateriale. Questi densi squarci di energia luminosa, vere e proprie scariche pulsionali ed emotive, solcano un universo incupito e drammatico, entrando in costante dialettica con le reali luminescenze dei precedenti lavori con lastre di metallo su legno che sono la costante più nota dei dipinti nella sua lunga ricerca artistica.
In “Principio stabile – Infanzia del cosmo”, acrilico su tela libera di oltre 5 metri per 2 che documenta una luminosa maturità dell’artista, una vorticosa ma ordinata esplosione di linee di luce e di prospettiche sensazioni di velocità vertiginose ci richiama alla mente una possibile concezione dell’evento primordiale che ha generato l’universo. Michele De Luca, con la grande passionalità ed energia che domina sempre i suoi lavori pittorici e poetici (come testimonia il suo nuovo poemetto in dodici canti e immagini “Episodi del diluvio”, edito da Peccolo, 2015, oltre al suo libro antologico “Altre realtà”, Poesie 1982-2007, Quasar, 2008), gioca anche su una sottile e quasi fanciullesca ironia, descrivendo virtualmente, con i suoi abbacinanti tagli di luce, non il grandioso e inimmaginabile evento del Big bang per pudore e modestia evitato, ma la sua più dolce inventata infanzia, come uno svezzamento celeste che smitizza da un lato ma anche entra in profondità di concetto ed emozione, lo sviluppo di questa grandiosa ipotetica visione della madre di tutti i tempi.
Il risultato fisico di questa elaborata ma immediata visualità figurale è uno squadrato vortice prospettico d’ordine superiore, una costruzione spaziale a forte sviluppo orizzontale che è sì freddamente geometrica ma nel contempo resa incandescente dall’enfasi di una pittura calda e in progressione temporale, come un divenire incalzante che sommerge lo spettatore inghiottendolo in questa “scatola di parte d’universo”, convogliandolo in una dimensione altra, atemporale e a-fisica, nel dilemma dei sensi e del pensiero che vagano nelle fredde sospensioni della creazione.


Michele De Luca (Pitelli, La Spezia, 1954). Artista e poeta, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze e ha lavorato come scenografo in teatro e cinema. E’ impegnato in pittura da tempo su una distintiva e meditata linea di ricerca astratta che vede nella luce un dato di costante riferimento. La sua parallela ricerca visiva e letteraria tende all’analisi delle forze primarie. Sue poesie sono uscite su riviste, libri, antologie e poi pubblicate da Quasar nel 2008 nel volume antologico Altre realtà, con prefazione di Stefano Giovanardi. E’ del 2015 “Episodi del diluvio”, poemetto in dodici canti e tredici tavole a colori, Edizioni e galleria Roberto Peccolo, Livorno.
Vive e lavora in Liguria e a Roma, dove insegna all’Accademia di Belle Arti.
     
Progetto Unum in cooperazione con Enzo Barchi, Ufficio stampa InEvoluzionet
 e Progetto grafico di Mauro Aquilanti

Bibliothè Contemporary Art Gallery
Via Celsa, 4/5 – 00186 Roma




Ufficio stampa:

Studio Marta Bianchi - InEvoluzionet







Foto: Alberto Muzio