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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

"incroci" 32 | at Terranima

 TERRANIMA
puglia e puglie da gustare

Mercoledì 20 gennaio
alle ore 18.30
presso il BATAFOBRLE

Incroci 32



Riprendono le attività culturali organizzate dal Caffè BaTaFoBrLe in collaborazione con la Redazione della rivista semestrale incroci, diretta da Lino Angiuli, Raffaele Nigro e Daniele Maria Pegorari (Adda Editore), con alcune novità rispetto alle precedenti edizioni: non più un calendario prestabilito di appuntamenti a cadenza mensile, ma una serie di eventi che mirano a coniugare attualità del dibattito critico e altissimo livello culturale nel consueto e fecondo solco delle commistioni letterarie, delle interferenze artistiche e della straordinaria potenzialità inclusiva delle scritture. Temi che convergono, non casualmente, nel nuovo numero della rivista incroci (n.32 anno XVI), fascicolo che sarà presentato nella consueta cornice del Caffè culturale BaTaFoBrLe (Via Putignani, 213 – Bari) il prossimo 20 gennaio alle ore 18.30. Il tema dell’identità declinato nelle sfumature dell’inquietudine e del viaggio alla ricerca di una patria dai contorni sempre più indefiniti. Un itinerario che dalla Russia attraversa l’est europeo per raggiungere il Mediterraneo attraverso parole di poeti e critici che riflettono sull’(in)utilità dell’arte. A impreziosire il numero una sezione dedicata a Pasolini nel quarantesimo anniversario della sua uccisione: 12 opere di Claudio Vino (testi di Pasolini e V. Dell’Era) che saranno videoproiettate nel corso della presentazione. All’incontro con il pubblico parteciperanno i direttori della rivista, i componenti della Redazione e gli autori dei contributi presenti nel volume.