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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

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 ARCANDàMICA 2016 Di seguito, un twitter dietro l’altro, i 12 segni:Ariete,Toro,Gemelli,Cancro,Leone,Vergine,Bilancia,Scorpione…

Tra Bach e Zola, l’ortica e il gallo. Opera sugli ingrati, fugge il male e fuggirà ciò che è buono. Allegra e terribile la donna  vs nemici.
L’aratura e la semina un po’Balzac un po’ Kierkegaard. Uccelli, pecore e ornamento per lei, blu-fagotto. Tra passioni e coscienza, naso aquilino dell’economia.
Andatura veloce e cinica. Tatto e volgarità. Leggera e lussuriosa, furori intensi e grande bocca del sorriso. Molteplici mezzi. Merlo-Kafka.
Ira  nascosta che percuote. Frasi interrotte della meraviglia e romanticismo colto. Lei arabesca e concisa. Tra Cocteau e Radiguet.
La lussuria delle sublimazioni e la grandezza callipigia. Cavallo o cocomero: utopie e sottigliezze quasi aritmetiche. Appoggio ritardato.
Razionale e particolare. Paziente e precisa, lei. Semplicità mondana e inquietudine tra equità e misticismo. Vezzo e parola.
Cerimonia della voluttà e pigrizia del gaudio. Tenero,descrittivo.Superficiale e graziosa. Cose segrete e numeri delle cose.Cammello e Zanzotto.
Tra contraddizione e commercio del nulla.Resistenza straordinaria. Il naso  di Valéry e l’andatura di Rodin. Empiamori solidi. Della ruggine.
Sufficienza e reticenza doppia, tra silenzio e paradosso, ghiotto e affettato. Flaubert/Heine. Donna mondana e compiaciuta. Gioca e corre.
Incredulo e terrestre montone, come la capra non crede negli altri, però  con loro ozia nella lussuria. Il piacere rigoroso tra Cézanne e Poe.
Idealismo del giallo e del romanticismo, indifferente nella ricchezza. Non ha malizia, tra sazietà e andatura inquieta, occhi verdi del “fottiti”!
Tra Mallarmé e Hugo assoluto e tirannico, brillante  e tra galloni e nastrini. Donna ispiratrice che ama ascoltarsi. Amabile ufficiale di carriera.