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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Il canone telelettrico | 7. Non è un pesce d'aprile, vero?



Il Mondo non è banale? | Se non paghi la Rai con la bolletta Enel vai in galera e se due ti chiedono la bolletta Enel  dopo averti violato il domicilio e ti minacciano di morte….dove vanno?

Non  capisco. Se uno non paga il canone della Tv di stato all’Agenzia delle Entrate della provincia di Torino con la tua bolletta della luce che ti arriva a Trebisacce(Cs) o a Villapiana(Cs), ma non a Sant’Arcangelo(Pz), chissà perché?, gli possono dare [ l’hanno scritto sul giornale quei giornalisti che adesso sono associati a “La Stampa”, che è di Torino, dove si paga la Tv di Stato con la bolletta Enel che, invece, è locata in Casella Postale a Potenza ] da 8 mesi a 4 anni di carcere ( e voi dite che poi la tv se la vede gratis dentro, cioè senza pagare l’obolo con cui pagare lo stipendio ai cosiddetti inviati specialmente delle sedi regionali?); se, invece, arrivano due, che dall’accento possono essere provenienti dal territorio che fa capo a Corigliano Calabro e a Rossano Calabro, che vogliono la tua bolletta Enel, il giorno dopo gli attentati di Paris, dopo che si sono intrufolati nel  territorio pertinente al domicilio del giornalista che sta scrivendo questo post (cioè hanno aperto il cancello ad ovest e si sono presentati davanti la porta che è situata a est, dove c’è la ferrovia e il cosiddetto bosco del torinese - vedete che c’è troppo Torino! -  e poi il mare che, chissà, di chi è - con quello che ci fanno e ci vogliono fare - e c’è un presidente del Consiglio incaricato che, invece di starsene zitto, si pronuncia contro il referendum voluto da cittadini italiani, i cittadini hanno voluto il referendum proposto dai  NoTriv e questo signore che presiede un Governo incaricato fa campagna amministrativa e politica)!, insomma si sono presentati ‘sti due e volevano la bolletta Enel per non so quale motivo e al mio rifiuto e all’invito a portarsi fuori dal mio domicilio violato mi hanno minacciato, una volta fuori dal cancello, e sull’ex strada statale 106, ora provinciale 253 km.46.3, di morte, minacciato di morte! ? A questi, cosa pensate che potrebbero dare, 30 anni, 40? Quanto? Non è questa la provincia in cui un giudice di pace ha annullato il decreto  prefettizio di espulsione di un terrorista, collegato con quelli che poi saranno implicati negli atti di Paris e ora Bruxelles, che era stato in galera per 10 anni a Milano o a Monza, ma funziona così la ruota giuridico-amministrativa in questa Nazione? Questi scrivono che se uno o non paga o non vuole pagarlo l’obolo per il televisore , lo schiaffano in galera, e chi va uccidendo e minacciando di morte i cittadini che non gli danno la bolletta della luce cosa gli fanno? Ci sono stati precedenti di altre intrusioni in casa e aggressioni, e sapete com'è finita, che, pur essendo l’aggressore di un paese qui vicino, indicato precisamente, nome e cognome, non sono andati a pescarlo per il fermo, hanno lasciato che il tempo passasse e poi, quando è stato rinviato a giudizio, la violazione di domicilio non c’era, né indicavano il luogo effettivo del reato commesso da quello, cioè a casa mia, all’interno del domicilio, mica a Torino o a Potenza!