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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

EVOLUTIONARY PATTERNS ░ Enrica Borghi │Isabella Nazzarri

 

 

EVOLUTIONARY PATTERNS

Enrica Borghi / Isabella Nazzarri


Inaugurazione giovedì 2 febbraio, ore 18.30


Enrica Borghi, Déchet 4 (méduse)
2015, stampa fine art a getto d'inchiostro, 1/1, cm 100x150


 

Isabella Nazzarri, Sistema Innaturale 34
polittico, 2015, acquerello su carta, cm 30x90 cad.

 

La galleria Opere Scelte ha il piacere di invitarvi, giovedì 2 febbraio alle ore 18.30, in via Matteo Pescatore 11/D, all’inaugurazione della mostra, Evolutionary patterns, a cura di Roberto Mastroianni.


L’esposizione mette in dialogo le opere delle due artiste che come biologhe sembrano studiare tutto ciò che riguarda la vita e gli organismi viventi, la loro struttura, l'evoluzione e la distribuzione.
Sia Enrica Borghi (Novara, 1966) sia Isabella Nazzarri (Livorno, 1987), con esperienze e approcci alla ricerca artistica molto differenti, prendono ispirazione da forme antropomorfe, una attraverso la materia scultorea, l’altra con la bidimensionalità assoluta dell’acquerello.


Enrica Borghi propone lavori storici e nuovi che presentano i temi principali da lei indagati: l’utilizzo di materiali riciclati non biodegradabili, la creazione di oggetti della quotidianità, ma anche ornamenti preziosi e abiti. Destreggiandosi nella spirale del consumismo mostra le alterazioni dei materiali polimeri che perdono l’asetticità che li contraddistingue acquisendo una forte umanità. Tra le ultime produzioni, per la prima volta l’artista inserisce l’elemento naturale: frammenti di scarti e graniglie, levigati e riconsegnati dal mare, portando ancora una volta l’attenzione sui cicli vitali, l’ecologia e la natura.

Nel contempo le opere di Isabella Nazzarri ricordano delle surreali visioni microscopiche di un mondo in continuo movimento, e anche forme decorative. Le figure, originate da stati mentali e suggestioni emotive, si materializzano sulle carte e sulle tele in maniera apparentemente caotica, dettata in realtà da una chiara struttura e un forte dinamismo, come negli organismi viventi. Forme astratte o antropomorfe connesse tra loro, come a formare un’unica ampia visione d’insieme, capace di alterare il nostro punto di vista.


La mostra sarà visibile fino a sabato 18 marzo 2017.


   Galleria Opere Scelte via Matteo Pescatore 11/d, 10124 Torino
da martedì a sabato 15.30-20