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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

FRANCESCA GAGLIARDI ░ SACRO

S A C R O
Sostanziale Aspirazione
a Creazioni Rituali dell'Ordinario

FRANCESCA GAGLIARDI
in dialogo con Marco Cordero


inaugurazione martedì 9 maggio 2017, ore 18.30

Francesca Gagliardi, Spears 
2017, bronzo e bamboo, installazione, dimensioni variabili

La galleria Opere Scelte vi invita, martedì 9 maggio alle ore 18.30 in via Matteo Pescatore 11/D, all’inaugurazione della seconda fase del progetto SACRO, Sostanziale Aspirazione a Creazioni Rituali dell'Ordinario di Francesca Gagliardi, in dialogo con Marco Cordero.
S A C R O racchiude due momenti: Separano Auree Cancellate Razionali Oracoli, ospitata nel settembre 2016 - Marco Cordero - e Sostanziale Aspirazione a Creazioni Rituali dell'Ordinario - Francesca Gagliardi. All’interno di ciascuna esposizione le opere di Gagliardi e Cordero entrano in dialogo proprio come hanno fatto i due artisti nella fase ideativa con la volontà comune di relazionarsi con il S A C R O, un macro concetto difficilmente delimitabile e decifrabile con un unico linguaggio.
In mostra i rituali, banali e ordinari, acquisiscono un’aurea di sacralità che nella loro reiterazione trascendono la materia: l’ossessiva ripetizione che disancora la razionalità dal corpo trascinandolo in derive sconosciute. Per la produzione della mostra Francesca non poteva scegliere luogo più idoneo ovvero l’India, Jaipur.
Nel lavoro di Gagliardi gli oggetti oltrepassano la loro funzione originaria: rossetti che si trasformano in lance, ricami leggeri diventano scudi, boccette di profumi personificazioni di divinità; seduzione e difesa si alternano in una serie di manufatti che mettono in collegamento la terra e il cielo.
Il lavoro di Francesca Gagliardi è femminile, fragile e potente allo stesso tempo, e con ironia e provocazione pone simboli e stereotipi del mondo femminile al centro di un pensiero sulla società moderna, e sul ruolo della donna contemporanea.
Così i merletti, il cui intreccio è una costruzione nel vuoto ben chiara nella mente e nelle mani di chi li crea, si irrigidiscono e si fondono con bronzo e metalli pesanti, diventando
scudi di difesa e simboli arcaici. Gli intrecci dei pizzi si mescolano con disegni e figure che nelle loro rotondità assumono la forma di Mandala che rappresentano la natura transitoria della vita materiale.
Dalla simbologia delle forme si passa quindi allo Yoni che nella filosofia Hindu raffigura l’origine della vita, una rappresentazione astratta dell’intero universo e che nel lavoro di Gagliardi assume la composizione di una serie di rossetti in vetro su una superficie specchiante a forma ovale.


A questi lavori si affianca Lavarsi le mani, di Marco Cordero, che prende in considerazione un rituale in particolare proponendo una riflessione sul doppio significato sacrale dell’acqua attraverso un lavatoio originato da una combustione di libri. Una sorta di acquasantiera che contiene idealmente acqua benedetta dove lavarsi le mani per purificarsi e dove poter idealmente cancellare le tracce di comportamenti immorali tenuti in passato, quasi non fossero mai accaduti.
La mostra sarà visibile fino a sabato 10 giugno 2017.





Da Marco Cordero a Francesca Gagliardi e viceversa. Due esposizioni indipendenti ma allo stesso tempo concatenate che esplorano il tema affascinante e indecifrabile del Sacro da prospettive molto diverse: questo è il progetto che Marco Cordero e Francesca Gagliardi hanno deciso di sviluppare insieme alla Galleria Opere Scelte. Il primo, che ha sintetizzato con immaginifica ironia la sua visione “sacra” nell’acronimo Separano Auree Cancellate Razionali Oracoli, ha presentato nella sua personale una serie di lavori realizzati assemblando, accatastando, incastrando, stratificando, bruciando, scavando, metamorfizzando quelli che sono i suoi fondamentali materiali concreti d’espressione, e cioè dei libri. Si tratta di sculture e installazioni in cui emergono problematici riferimenti mitici, religiosi o dissacranti, in sorprendenti operazioni di ibridazione di cultura alta e bassa, filosofica e popolare, sempre sul crinale di una tensione estetica straniante carica di spunti concettuali di riflessione critica, e di singolare(…) $Leggi tutto nel pdf


Marco Cordero
Lavarsi le mani (dettaglio)
2017, gesso, carbone, argento
cm 45x35x30