□ Legge di Diodato™
Cúnn
tūst
rusārij e patërnūst.
↓
Conno
tosto
Rosario
e padre nostro.
Che
equivarrebbe anche a una così:
↓
“Fica
secca
Rosario
alla marrabecca”.
Ma
c’è da dire che Cunn, messo così come
lemma del dialetto, se trasposto in arbëresh,
allittererebbe “kun”, “cognato”: Il che
la dice lunga sulla situazione del super-io negli stati di famiglia degli italo
albanesi dislocati dalla Madonna del Càfaro attorno alla piazza del Sacro Cuore
di Gesù, vai a vedere quella “Virgo Fidelis” potrebbe essere la “vergine”,
Iside, cui, si dice, pare che siano devotissimi i cosiddetti “marrani”, quelli
di matrice gesuitica o ebraica?
La
legge di Diodato™ è del padre della suocera del poeta, che era italo albanese,
un arbëresh vero e proprio, un devoto comunista;
la suocera del poeta, che così la rese, al Dasein
e all’orecchio del poeta, era invece un attante, di nome(non è un mistero che, gergalmente, il suo cognome stia in vece
e in virtù, si fa per dire, di “chiesa”)
e di fatto(per come e quanto fosse un
soggetto passivo), della “Virgo Fidelis”,
che, si sa, afferisce direttamente allo Stato del Vaticano.
│Corollari
1.Cunn’i
Rozë
Rōccīku nun si posa.
Che
si può scrivere, dopo che è stata formalizzato il gergo, come rròçk, sarebbe il cosiddetto “pene”, ma
anche l’idiota, l’imbecille, l’ombrone, quindi il marrano. Rozë: la “z” ha il suono di “s”. C’è una
variante:
↓
1b.
Kun’i Rozē
Rrōck nu gghjè cosë.
Che,
conno o cognato che sia, non becca niente.
2.Cunn’i Ninēttë
Rusārij
e vrackēttë.
Ninèt, in arbëresh, è Anna.
↓
2a.Cunn’i Ninēttē
Rusārij
e pugnēttë.
3.Cunn frangiscānē
Rusārij e duminicānë.
Frangisk diminuito anche al femminile
potrebbe dare Frangùc che fa rima con
kapùç, che è il cappuccio, il cavolo
cappuccio e quindi una varietà di rròçk,
tanto che potremmo avere: “Kun ‘i
Franguç, rusarij e kapùç”: ma non si dimentichi che, per Francesca, c’è anche Nxhìkë (leggi: “’Ngìk”), perciò: “Kun ‘i Nxhikë, rosari e vrìkë”: la vrìkë, essendo una varietà di rròçk, è il tamerisco; “kun”, scritto così, potrebbe essere
anche con questo nome, come nella originaria legge della casata, il “cognato”,
che, evidentemente, quando il marito va in guerra, anche scalzo, come si dice
che andassero i militari albanesi negli anni trenta(cfr. Joseph Roth) o viene
messo fuori casa, nell’esercizio fantasmatico della scuola dei marrani,
sopperisce, anche fantasmaticamente, ai bisogni della nominata in casa.
4.Cunn
‘i Pep
Rusārij
e tup.
↓
Conno
di Peppa
Rosario
e tuppo(crocchia).