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La foto col Papa, pericoloso indizio.
di Francesco Nicolosi Fazio □
Negli anni ’50 suscitò reazioni, negli
ambienti “laici” italiani, la toletta della signora Gronchi che, per prima
nella Repubblica, riesumò la veletta sulla testa, durante la visita di stato
del marito al Papa (Pio XII), usanza tipica delle regine cattoliche. Anche
Melania Trump, essendo nata in uno stato cattolico, si era onestamente
addobbata come una regina di Spagna, forse per meglio ammaliare Bergoglio che,
per lo statuto iberico, è da considerarsi suddito dei Borbone. Non sappiamo i
risultati conseguiti dalla First Lady, nulla sembra essere trapelato dai
colloqui di stato tra il capo più potente al mondo ed il più potente capo di
una religione; inoltre entrambi gli stati si ispirano parecchio all’impero
romano. Ma la incredibile foto circolata sui social, lancia un messaggio
inquietante. Bergoglio sembra mostrare una smorfia di evidente disgusto,
qualcosa di paragonabile alle performances fotografiche di Silvio Berlusconi.
Da segnalare che mai nessun capo di stato ha mostrato un tale disprezzo per un pari
grado. Un politico accorto come Bergoglio non avrebbe dovuto mostrare, neanche
per un istante, il suo disgusto verso il capo dello Stato che lo ha posto sul
soglio di Pietro. In realtà chi “pronosticò” un “papa americano “ fu Obama, per
cui non si tratta di ingratitudine diretta. Sorge il sospetto che la pratica di
“impeachment” contro Trump è giunta più avanti di quanto si possa pensare. Certamente
Trump è un alieno, purtroppo colpevole di dire quello che pensa, e la pensa
come la stragrande maggioranza degli americani, che non sono poi così
“liberal”. Ma la colpa maggiore dell’attuale presidente americano è quella di
non voler favorire più la grande speculazione finanziaria, che gestisce la
presente terza guerra mondiale e che si arricchisce distruggendo il mondo. Una
volta tanto siamo d’accoro con il Governatore di Bankitalia, Visco: “quella
ancora in corso è la peggiore crisi mondiale, più forte di quella del ‘29”.
Soltanto che i banchieri/bancari sono d’accordo con la speculazione e
“Governano” la crisi/guerra. Come professionisti speravamo nel rilancio della
economia vera, essendo il presidente degli Stati Uniti un onesto palazzinaro. Povero
Trump, non sarà un lungo addio.
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provadautore.it
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