Notizie che non lo
erano
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18 settembre 2011
Ieri notte c’è stato uno spaventoso
incidente durante un’esibizione aerea nello stato del Nevada, negli Stati
Uniti: un aereo si è schiantato sul pubblico, e come hanno riportato i siti web
americani molte persone sono rimaste ferite. Nelle ore successive gli stessi
siti hanno riportato i successivi numeri dei morti accettati, prima due, poi
tre.
Nelle stesse ore i siti di news italiani invece usavano espressioni come
“strage” e scrivevano nei titoli di “molti morti”, nell'ipotesi che quel numero
crescesse: invece fino a sabato sera i morti erano ancora tre (con diversi
feriti gravi), e tre non sono “molti”, e quei titoli sono stati ritoccati (sono
diventati nove, purtroppo, nella serata di sabato). A volte basta citare
esattamente numeri e dati per dare notizie più affidabili, anche se sono meno
spaventosi di espressioni più generiche.
Per 24 ore i giornali hanno dato molto spazio alla notizia che l’attrice
Manuela Arcuri, stando alle prime documentazioni dell’inchiesta compiuta dalla
procura di Bari, avesse rifiutato le offerte sessuali di Silvio Berlusconi che
in cambio le avrebbero garantito una raccomandazione per la conduzione del
festival di Sanremo: sui giornali il suo è stato definito “il gran rifiuto” e
la sua integrità l’ha fatta ascrivere a quella parte di italiani che si
oppongono a Berlusconi. Ma il giorno successivo altre intercettazioni usate
nella stessa inchiesta hanno rivelato che Arcuri avrebbe avuto espressioni di
grande affetto e attrazione per il presidente del Consiglio, e secondo alcune versioni
– tutte da verificare – le sue resistenze sarebbero state da attribuire
soprattutto alla mancanza di fiducia rispetto all'ottenere la conduzione
stessa. E le letture sul suo conto sono così cambiate radicalmente, con
altrettanta precipitazione.
Per 24 ore è stata sulle prime pagine dei giornali e dei siti di news la
prospettiva – che pareva assai concreta – che la Cina si comprasse Buoni del
Tesoro italiani aiutando così le nostre difficoltà economiche. La possibilità è
stata smentita da qualunque osservatore con un minimo di competenze di economia
internazionale, e così è stata trasformata nell’ipotesi di acquisto da parte di
aziende cinesi di aziende italiane. Ma anche di questo non si è saputo più
niente.
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© gazzetta dello sport
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La
fretta non ci fa pensare che la Mondella di Manzoni possa essere la Castagna di
Chiara?
Non
posso trattenermi, durante la mia passeggiata del crepuscolo anche stasera ho
avuto dei pensieri morbosi. Che cosa mi turba nel sostantivo composto veneziano
“magnamaroni”? Che il suo significato sia “sfruttatore di prostitute” o il
fatto che il sostantivo composto sia fatto di “magnare”(‘mangiare’) e
“maroni”(‘Castagne’) e mi ronzi continuamente in testa questa composizione di
Goldoni:
“Un sozzo avventurier magnamaroni
alla moda non è per il paese,
scuola delle p… e dei bricconi
d’un sagro disertor son laide imprese”
(Goldoni, Componimenti poetici) ?
La Castagna, che, a detta dei nostri corrispondenti intercettati, è la
“patonza”, che in qualche modo la si lega alla “patacca”, che è romana, per
quanto “pataca” sia spagnola, e che,in qualche altro modo, la troviamo
enumerata da Benigni nel suo “Alluce”, mi fa ronzare in testa dall’altro giorno
la fretta con cui si è voluto dare una patina di “castità” o di “non
corruttibilità” all’attrice di cui si è detto per poi rinvenire qualcos’altro
che in qualche modo rimuoveva la patina, e, per questa imprudenza, ho pensato
alla Lucia dei “Promessi Sposi”, che, in Manzoni, è “Mondella” e, nella
versione di Piero Chiara, è “Castagna” con la differenza che, nel caso storico,
sembra che la ragazza sia sprovvista di castagna e , nel remake di Chiara,
sembra che sappia esattamente che cosa significhi il suo cognome “Castagna”
anche nell’accezione della lingua di chi, all’epoca, signoreggiava e trombava
tra i lumbard!