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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Sven Drühl ▬ Simulated Landscapes

Sven Druhl, SDVS, 2016, lacca su tela / lacquer on canvas, cm 110 x 110


SIMULATED LANDSCAPES

Sven Drühl


inaugurazione giovedì 21 settembre, ore 18.30
 
 
La galleria Opere Scelte vi invita, giovedì 21 settembre alle ore 18.30 in via Matteo Pescatore 11/D, all’inaugurazione della mostra Simulated Landscapes, prima personale in Italia dell'artista tedesco Sven Drühl.
 
Sven Drühl studia e rielabora paesaggi e motivi architettonici della storia dell’arte moderna e contemporanea e nei suoi lavori cita opere già esistenti di altri artisti come Caspar David Friedrich, Ferdinand Hodler o colleghi contemporanei. Lavora sul paesaggio, e lo fa in una maniera non convenzionale, utilizzando oltre a materiali classici come gli oli e gli acrilici, silicone e lattice, donando tridimensionalità alle tele.                                          

Negli ultimi 10 anni ha lavorato intensamente seguendo il movimento giapponese New Print Movement, detto Shin Hanga, che ha le sue origini in Giappone negli anni ’10.  
In questa ultima serie di lavori, e per la mostra Simulated Landscapes, intraprende un nuovo metodo artistico traendo ispirazione dalla virtualità, da texture di videogames e riproducendo paesaggi che sembrano assolutamente essere reali. Così come accade per le texture in computer grafica, l’artista segue una struttura matematica; la composizione è bene organizzata e la ripetizione dei motivi è ciclica. 


 
Sven Drühl investigates and re-elaborates Modern and Contemporary Art History’s landscapes and architectural designs. In his works he alludes to already existing artworks by other artists such as Caspar David Friedrich, Ferdinand Hodler or by fellow contemporary artists. He works on the landscape in a nonconventional way, employing silicone and latex in addition to traditional materials, giving three-dimensionality to the canvas.
During the last decade he intensely worked following the Japanese New Print Movement, known as Shin Hanga, which originated during the 1910s in Japan. In this last series of works, and for the exhibition Simulated Landscapes, he undertakes a new artistic method inspired by virtuality and videogames textures, reproducing landscapes which look like they are entirely real. As it happens with textures in computer graphics, in his artworks the artist follows a mathematical structure; the composition is well organized and the pattern repetition is cyclic.


22.09.2017 / 21.10.2017