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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Dilbert e la contabilizzazione di Irene ≈

Dilbert. |© 2003 Panini Spa
Ed.speciale per la Repubblica
pagina 100

Irene della contabilità e i piaceri singolari di Dilbert.¦
Il collega di Dilbert, forse è l’ingegnere Wally, insomma un altro classico del mondo impiegatizio,  che fa? Dorme? No, stava pianificando. E che idea ne è risultata? Riguarda Irene della contabilità: lei è l’infermiera severa e io l’industriale incorreggibile.
A Ted gli è successa la stessa cosa: fantasticava
su tutte e tre!
Insomma, Wally non riesce ad essere produttivo: non fa che fantasticare su Irene della contabilità. E l’altro collega gli suggerisce di fare come ha fatto lui: cerca di smettere gradualmente fantasticando su Laura dell’ufficio progetti per poi passare alla mediocre Betty del marketing; e lui, Wally: ora sto fantasticando su tutte e tre. E l’altro: mi è successa la stessa cosa.
Questa storia del piacere singolare su Irene della contabilità è davvero Heimlich, sembra che sia uscita dalla penna di Harry Mathews, solo che nei suoi singular pleasures non ci sono personaggi che ci facciano pensare a Dilbert, Wally, Irene o al Capo, anche se, essendo sceneggiati come se fossero elaborazioni teatrali o quantomeno televisive, sempre in un cubicolo vanno in scena.
DILBERT
L'edizione speciale
per la Repubblica
realizzata con la
Panini Comics
Ora, facendo un po’ di conti: Wally e l’altro e anche Dilbert, ognuno per sé, quante volte hanno fantasticato un determinato piacere singolare con Irene, Laura e Betty? Chi, poi, da ognuno risulterà la più usata per il proprio gaudio? Irene e la contabilità: e l’edizione speciale per “la Repubblica” del 2017,anche se a ben controllare la data non appare e il numero a cui è allegato il “libro” è quello “odierno”,  che fa un po’ di conti: ora le strisce di Scott Adams appaiono in 2000 giornali di 65 paesi, e i suoi 22 libri sono stati stampati in 10 milioni di copie,senza contare le copie fatte per la Repubblica, è ovvio, e Dilbert è anche il primo personaggio accessibile su Internet, che è, stando alla bandella del libro fatto dal giornale e venduto col giornale, il sito più visitato della storia del fumetto. Facciamo che Wally ha fantasticato su Irene della contabilità, a seconda dei gradi di connessione del suo (-phi), come lo intendeva Jacques Lacan, e anche in rapporto ai quattro gradi dell’erezione, sempre del suo (-phi), come appaiono nella tassonomia di Eric Berne, in un anno ottiene un punteggio da 482, poi cerca di far entrare nella conta Laura, per poi far subentrare o sottentrare o immischiare in gruppo anche Betty, allora il secondo anno fa qualcosa così: Irene passa a 222, Laura la supera di poco: 248, e Betty ottiene un risicato 34, così che non può non notare che stranamente è la posizione, la 34, che il Foutre du Clergé de France definisce “l’Ercole” e resta allibito perché fantasticava su Betty che la prendeva come nella 34: cioè l’ha fatta 34 volte nella 34. Per la contabilità del capo, è tutta un’altra serie di numeri, anche per l’altro collega. E tu pensa cosa e che numeri Irene della contabilità ha fatto certificare a Dilbert che, è sicuro, nella sua classifica dei piaceri singolari, ha nei primi posti Alice, l’irascibile ingegnere caffeinomane, e a Scott Adams, poi, che se le fa, tradotte e riprodotte, in altri 65 paesi! L’ingenuo indiano Asok, secondo voi, fantasticava su Irene della contabilità? E quante volte al giorno? E in un anno quante volte il suo (-phi) ha raggiunto l’ “orgoglio peyronico” di cui tassonomizza Eric Berne? E poi ha virato, man mano, su Laura, quella dei progetti, o è andato più duro e convinto  con la Betty del marketing? E anche lui con la 34, magari facendo 340 in un anno? O era dentro la bolla di Alice, per via del caffè, e dell’ingegneristica che ci vuole per mettere in scena la 31 del Foutre, quella del clistere portentoso, fatto a caffè con una caffeinomane, chiamalo ingenuo l’indiano Asok, l’avventizio!
|! Gaudio Malaguzzi