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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

ISLE OF MAN | Miro Trubač ░ Inaugurazione giovedì 15 marzo 2018


ISLE OF MAN
Miro Trubač


inaugurazione giovedì 15 marzo 2018

 
Miro Trubač, What is my age again, 2018, resina epossidica colorata, 24x73x18 cm
 
La galleria Opere Scelte ha il piacere di invitarvi, giovedì 15 marzo alle ore 18.30, in via Matteo Pescatore 11/D, all’inaugurazione della personale di Miro Trubač Isle of Man.

Il fulcro del progetto espositivo Isle of Man è la relazione tra gli esseri viventi, analizzata attraverso una lente autobiografica.
Le sculture infatti sono prevalentemente figure maschili, che ripropongono con ironia e sarcasmo avvenimenti vissuti in prima persona dall’artista, che egli ha percepito come del tutto assurde o misteriose anche se spesso non erano altro che frammenti di normale quotidianità. La sua ricerca è quindi l’espressione delle riflessioni personali, un momento importante di meditazione e interpretazione dei suoi ricordi d’infanzia, dell’adolescenza e di ciò che lo circonda tuttora. 
Le figure maschili, un io ripetuto all’infinito, diventano poi un pretesto per focalizzare l’attenzione sul sistema sociale in generale, sul ruolo delle persone nella società e sulla loro sostanziale solitudine. La sua ricerca porta a riflettere sulla particolarità di determinate situazioni che derivano dall’essenza della condizione umana che non può sottrarsi ad alcune regole, ma volendo può riconoscerle e sdrammatizzare.
Miro Trubač è tra i vincitori del T.I.N.A. Prize 2017.

La mostra sarà visibile fino al 7 aprile 2018.