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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

L'androide di Dilbert e l'ombrone di Vuesse.


L’androide di Dilbert e l’ombrone di Vuesse4
Scott Adams DILBERT
i classici del fumetto di Repubblica Panini Comics 2003
pagina 192 : prima striscia
I.
Dilbert: “Ho costruito un androide”.Non ha personalità, ma può parlare e camminare. Dogbert: “Be’, spero che almeno vi vestiate in modo diverso”. Seconda striscia, a pagina 192 di DILBERT edizione speciale per la Repubblica: “Il mio androide funziona”, constata Dilbert. E Vuesse: “Beh, se è per questo, anche il mio ombrone funziona”. Difatti: “Salve, sono Andy l’androide”. L’ombrone a Vuesse: “Buongiorno Vuessignorìa illustrissima. Sono Michele l’ombrone”. E continua. Sono stato progettato e mandato alla marina dalla Madonna del Càfaro per  analizzare rapidamente il comportamento umano degli scalzacani per poi pappagalizzarlo. Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda di Andy, a cui Dilbert risponde: “Potrebbe essere seccante”. E l’androide, da autentico ombrone, cioè il finto scemo: “Lo so che lo sei, ma io che cosa sono?”.
"Potrebbe essere seccante": pagina 192, 2^ striscia

II.
L’androide a Dogbert: “Ho praticato la religione un giorno intero e non ne ho ricavato alcuna soddisfazione”. Dogbert all’ androide: “Questo perché sei un androide. Non hai anima”. Che fulmina Vuesse: un giorno un ombrone, inviato giù alla marina dalla Madonna del Càfaro: “Ho seguito l’indicazione della Madonna. E adesso che sono qua non so che fare, che devo fare alla marina?”
"E che deve fare una creatura senz'anima?":
pagina 193, seconda striscia
E Vuesse: “Questo perché sei un ombrone. Non hai l’anima degli scalzacani e del mare”. E come Andy, l’ombrone: “Ah no? E che deve fare un piccolo ombrone senz’anima?”. Dogbert e lo scalzacane Vuesse: “Be’ Michele l’ombrone com’i n Giò sa rapùto ‘u negozio alimentare. Tu, come ‘a Falopp d’Alisandra puoi sempre dire che sei un marinaio, basta che mettiamo una barca qui sulla spiaggia vicino alla banchina e gli scalzacani ci ammoccano!”
 
Pagina 193: prima striscia
III.
Gli ombroni vogliono essere come gli scalzacani. Dimmi che cosa fanno gli scalzacani. Dogbert risponde all’androide Andy: “Più che altro mangiano, dormono e sperano di non morire”. Andy incredulo: “Tutto qua?”. L’ombrone: “E la Madonna mi ha fatto venire quaggiù col ciuccio e con la carbonella...”. Dogbert: “A meno che non diventino religiosi. Allora mangiano, dormono e non vedono l’ora di morire”. Vuesse all’ombrone: “A meno che col ciuccio veniva tua moglie e tu andavi a cavallo della ciuccia”. E l’ombrone: “E la carbonella chi la portava?”.Il Càfaro?