Pingapa ▌PLUS▼

Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Remijon Pronja ░░░ Inno alla Gioia e il Prezzo della Libertà

 

INNO ALLA GIOIA
E IL PREZZO DELLA LIBERTÀ

Remijon Pronja


a cura di Claudio Cravero

inaugurazione 10 aprile 2018, ore 18.30

 
Untitled in allegro moderato, 2015, still da video HD, 4'41''
 
La galleria Opere Scelte ha il piacere di invitarvi, martedì 10 aprile alle ore 18.30, in via Matteo Pescatore 11/D, all’inaugurazione della personale di Remijon Pronja, Inno alla Gioia e il Prezzo della Libertà.
 
Inno alla Gioia e il Prezzo della Libertà, mostra personale di Remijon Pronja (Albania, 1984) curata da Claudio Cravero, è evidentemente legata alla Nona Sinfonia composta da Beethoven nel 1824, attraverso cui l’artista sottolinea l’incessante speranza umana nella ricerca della felicità. Lo stato mentale e fisico della felicità non coincide con la conquista dei nostri obiettivi, ma si riferisce alla persistenza con la quale ci impegniamo a raggiungere quanto desiderato. Questa sottile ma essenziale differenza è il punto nodale per Pronja che ha sperimento personalmente questa condizione lasciando in giovane età l’Albania e lottando per studiare all’estero e per fare l’artista come professione.
Remijon oggi è tornato in Albania a lavorare e racconta i piccoli mondi fatti di coraggio. Le sue opere sono storie in forma di poesia lontane dalla prosa della grande storia. Il suo interesse è infatti per quelle narrazioni intime che viaggiano come parallele alla storia del suo Paese; una storia che ancora si ripercuote sugli albanesi nella ricerca di un senso di appartenenza nazionale o transfrontaliero.
Il lavoro di Remijon Pronja è una lotta costante per la libertà. Per l’artista, il video, la fotografia, il disegno e l'installazione non sono altro che dei mezzi per interrogarsi e raccontare l’esistenza umana in condizioni di oppressione politica e indigenza.
Inno alla Gioia e il Prezzo della Libertà non intende riflettere un certo atteggiamento spensierato verso la vita. Al contrario, è un tributo poetico alle storie quotidiane di individui qualunque e racconta attraverso gli occhi dell’artista una serie di storie sull’Albania e sull’indeterminatezza del concetto di Europa, che rappresenta più un’idea di identità rispetto alla geografia che il continente vorrebbe delineare.

Testo critico ITA
Testo critico ENG 

La mostra fa parte della rassegna Fo.To Fotografi a Torino.
Il 12 maggio 2018, Notte Bianca della fotografia, la galleria Opere Scelte sarà aperta dalle ore 15.30 fino a mezzanotte.

2410308e-4014-40ed-87bb-f48736ffe7dc.jpeg
 
Remijon Pronja fa parte della collettiva EX GRATIA, che inaugura sabato 14 aprile a Milano, nata da un’idea di Giuseppe Iannaccone e in collaborazione con Art House School, curata da Adrian Paci e Rischa Paterlini.
Opening su invito e prenotazione.