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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Morfologia del Babàluna ▬


Morfologia e linea del babà perugino.
L’Accolussarsi 52.99 x 21

La linea dell’accolussarsi della pallavolista perugina, nel fotogramma immobilizzato in questa instant-photo di Samuele Silva(1), è somatizzata  dall’indice costituzionale di Chiara Arcangeli e patagonizzata dal volley-habit per le sue varianti di accostamento, peso e morbidezza di cui al sistema della moda di Roland Barthes. I dati morfologici di base sono questi: 167 centimetri per l’altezza, il peso attorno ai 57 chilogrammi e gli hips tra 88 e 89 centimetri centimetri. Per una donna alta 167.5  centimetri il peso di 58 chilogrammi costituisce il primo grado dello stato mesomorfo: Chiara è alta 167 e ha come peso forma 57 chilogrammi, libbra più libbra meno: pertanto la pallavolista perugina sarebbe una normolinea ectomesomorfa: o quantomeno: se fosse ectomorfa, sarebbe lo stato ectomorfo a zero gradi, sul limite dello stesso grado zero dello stato mesomorfo. Considerato che l’indice costituzionale della normolinea mesomorfa si snoda tra 53 e 56, l’indice costituzionale di Chiara Arcangeli come normolinea ectomesomorfa dovrebbe essere poco poco al di sotto di 53: vediamo: hips 88.5 x 100= 8850 diviso altezza 167= I.C. 52.99. Correlativamente, l’indice del pondus potrebbe essere questo che in questo modo otteniamo: altezza 167 - |peso 57.5 + hips 88.5=|146= I.P. 21. Nella nostra tassonomia, l’I.P. 21 costituisce il grado più alto del valore definito MEDIO-ALTO: difatti la forchetta di questo valore Medio-Alto va da 26 a 21, decrescendo s’innalza, tanto che il primo grado del valore ALTO è 20.
La pallavolista accolussata, dentro il suo habit-volley, così sottilmente spesso e morbidamente lento, per non parlare della bragallatura dei gambali(2), sarebbe quindi una normolinea ectomesomorfa con l’indice del pondus più elevato del valore Medio-Alto.
Come abbiamo fatto per altre figure o oggetti d’amore, usando il cosiddetto “alfabeto mnemonico”, in cui a ogni numero corrisponde una consonante, proviamo a produrre degli archetipi-sostantivi, o degli epiteti, e anche uno schema verbale per la nostra pallavolista così immobilizzata in questa patagonica rappresentazione dell’accolussarsi.
Con l’Indice Costituzionale possiamo ottenere, come dire?, questi segni-funzione: 52.99
a) per 52, in cui5=L e 2=N, abbiamo LuNa, LiNea
b) per 99, in cui 9=P o B, abbiamo BaBà, PoP, PiPa, BoP, BiP.
Con l’Indice del Pondus possiamo ottenere, per il 21, essendo 2=N; 1=D/T, NoDo e anche NoTa.
A questo punto, il poeta-visionatore, guardando l’accolussarsi della pallavolista perugina, ha questi paradigmi come se fossero degli schemi per i suoi esercizi del gaudio:
1: Luna e Babà: il dolce-luna, è evidente allora perché è stato sorpreso e immortalato in questo accolussarsi, è nella patagonica assoluta della somatizzazione della luna e del babà.
2: Luna e Pop: “pop” come “scoppio” ma anche come schema verbale “entrare, “uscire”, se non “saltare”: lo scoppio della luna; entrare, uscire dalla luna; oppure il saltare della luna. La luna intesa come parte anatomica della figura nell’accolussarsi.
3: Luna e Bip: il bip della luna: come se la luna fosse dotata di un cicalino, un segnale acustico, un podice quasi onomatopeico: lunabip! Anche nel caso di Luna(52) + Boba(99), sinonimo di “boga”, questa sorta di “Bobaluna” sarebbe sempre un assetto morfologico onomatopeico, o dotato di sonar se non di segnale acustico, essendo il “boba” l’unico pesce capace di “gridare”…
4: Linea e Babà: la linea del babà, la linea del dolce al rum, la linea, come eclittica o orizzonte tra podice, gambe e ginocchia, la linea del babà “colussi”, la linea del babà perugino.
5: Linea e Bop: “bop” come “pugno”, “colpo”, e quindi: la linea, la riga, del pugno, del colpo, che colpisce il visionatore.
6: Luna e Bop: un colpo di luna? Pugno di luna?
7: Luna e Pipa: se la pipa si fa oggetto del sesso  della figura e del visionatore, potremmo intravvedere la luna com’è vista dalla pipa
8: Linea e Pipa: sarebbe la linea della pipa, l’estensione o l’orizzonte, l’eclittica della…pipa!
Questi esempi di sostantivi-archetipi e di schemi verbali, correlati dall’indice costituzionale, abbinati all’indice del pondus produrrebbero sintagmi del genere:
9: il babà luna che annoda(il –phi del visionatore): essendo l’indice del pondus 21 e 21 è “nodo”. Considerando anche il dato che la titolare dell’accolussarsi rende così patagonica la linea del podice per via anche del trigono tra Plutone e Nodo Lunare, e il Nodo Lunare è esattamente in congiunzione con la Luna Nera, Lilith francese, del poeta-visionatore.
10: il nodo del saltare della luna.
11: il nodo che fa il bip della luna, una sorta di sonar che annoda l’occhio e il (-phi) del visionatore dell’Accolussarsi perugino.
12: il nodo sulla linea del babà.
13: il nodo sulla linea, sulla riga, del colpo.
14: la nota del bip della luna .
15: il nodo sulla linea della pipa. Il nodo che annoda il (-phi).
16: il 21 dell’indice del pondus può essere anche “oNDa”, “iNDia”, “iNDo”, se non, addirittura, il suffisso “eNDo”(=”dentro”, “interno”) se non “aNDo”(come suffisso di aggettivi sostantivati che implica una obbligatorietà, un dovere, una necessità, un’imminenza. Perciò:
17: Luna+Babà+Inda= “la luna-babà inda”.
18: Luna+Babà+India=”la luna-babà india”.
19: per Linea: “la linea del colpo indio”, “il pugno di luna inda”, “colpo di luna india”.
20: con Pipa e Luna, “la luna e la pipa india”.
21: con Pipa e Linea:”l’eclittica , la linea, della pipa inda”, “la linea della pipa india”.
22: con Onda: “l’onda della linea…”; “l’onda della luna…”; il “babà luna-onda”.
23: Luna+Babà+ando= “lunababanda” che ci rimanda anche a una possibile:
24: “lunababinda” o “lunababindia”, se non “lunababàonda”…
25: singolare, se il 21 fosse “eNTe”: “l’ente della luna babà” oppure: “l’ente della linea babà”.
26: l’ente della linea bip.
27: l’ente della linea bop.
28: l’ente della linea pop.
29: l’ente della linea della pipa.
30: l’ente della luna e della pipa.
31: la Luna(=52) pip(99)anda(21)?

(1) La densità patagonica della instant-photo esalta l’inesorabilità dell’oggetto fotografato, il suo irredentismo se non la sua alterità radicale.Quest’alterità sovrana, sotto forma di questo porsi per  farsi prima schema verbale e, poi, sintagma-archetipo per l’oggetto “a” del visionatore irrompendo al suo meridiano come analemma esponenziale. In un solo istante, quello di quel porsi colto dal fotografo nella finale della Champions League il 19 marzo 2006 a Cannes tra Despar Perugia e Racing Club Cannes, questo porsi della pallavolista, una normolinea ectomesomorfa, tra tutte le altre tutte longilinee e più che altro essenzialmente nel prototipo mesoendomorfo, è il luogo della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e del nostro segreto, prima del fotografo e poi del visionatore, che è sempre quello dell’artificio, mondo fatale per tutta quell’indifferenza sovrana nei nostri riguardi. E’ l’evidenza folgorante, l’alterità sovrana dell’Altro di Jean Baudrillard; è il nostro bagliore didonico. Ed è davvero straordinario come questo attrattore strano abbia così sedotto il fotografo, che, come confessa lui stesso, non aveva mai visto una partita di pallavolo femminile a così alti livelli: “sono rimasto favorevolmente impressionato. La finale di Coppa Campioni è il massimo, lo spettacolo in campo è stato di primo piano con le migliori giocatrici del panorama europeo e mondiale. Qualche nome: Eleonora Lo Bianco, Francesca Piccinini, Neslihan Demir, Yuko Sano, Mirka Francia, Vittoria Ravva, Chiara Arcangeli e Dorota Swieniewicz”.


(2) Se fosse stato possibile sovrapporre il grafico a 90° di Ebertin sulla fotografia dell’Accolussarsi, avremmo potuto evidenziare la linea, con la stessa obliquità dell’eclittica, che va dal grado 29, a sinistra della figura accolussata, proprio sotto l’etichetta dello sponsor, al grado 68, a destra, lungo la coscia, il gambale e la ginocchiera, proprio sul ginocchio: la linea che è l’eclittica che annoda Plutone( il podice) e Mercurio(le mani!) a 29 gradi  e Giove-Urano, patagonico imbragallamento delle gambe, 68 gradi. Anche senza tener conto del cosmogramma della pallavolista, nell’accolussarsi il piede destro dell’atleta perugina, nel grafico Ebertin, sarebbe sul grado 53, il suo indice costituzionale. 
 cNon potendo disporre del reticolato rapportatore Aquino, che è un foglio di carta rettangolare quadrettato, sugli orli del quale è segnata una gradazione da 0° a 360°, la quale permette di tracciare le direzioni azimutali, partendo dal centro del foglio, ed è molto diffuso nell’astronomia nautica, tanto che è consigliato anche dal “Manuale dell’Ufficiale di rotta” dell’I.I. come il più semplice e il più pratico, abbiamo predisposto sulla fotografia in A4 una griglia rapportabile alla gradazione: le direzioni indicate, come si può ben vedere, sono state ottenute rapportando, in parallelo, il Nodo Lunare della pallavolista (92°) con Giove-Urano(MP 248°: le gambe e quindi l’imbragallatura); in rapporto al meridiano, in alto la Luna(si tratta, poi, del “Babà-Luna”!) e, sotto, sotto il piede sinistro, Plutone, 209°, che è il podice patagonico. Nel riportare la fotografia così trattata, la griglia non si riproduce.