Morfologia e linea del babà perugino.
L’Accolussarsi 52.99 x 21
La linea dell’accolussarsi della pallavolista perugina, nel fotogramma
immobilizzato in questa instant-photo di Samuele Silva(1), è somatizzata dall’indice costituzionale di Chiara
Arcangeli e patagonizzata dal volley-habit
per le sue varianti di accostamento, peso e morbidezza di cui al sistema della moda di Roland Barthes. I dati
morfologici di base sono questi: 167 centimetri per l’altezza, il peso attorno
ai 57 chilogrammi e gli hips tra 88 e 89 centimetri centimetri. Per una donna
alta 167.5 centimetri il peso di 58
chilogrammi costituisce il primo grado dello stato mesomorfo: Chiara è alta 167 e ha come peso forma 57 chilogrammi,
libbra più libbra meno: pertanto la pallavolista perugina sarebbe una normolinea ectomesomorfa: o quantomeno:
se fosse ectomorfa, sarebbe lo stato ectomorfo a zero gradi, sul limite
dello stesso grado zero dello stato mesomorfo. Considerato che l’indice
costituzionale della normolinea mesomorfa
si snoda tra 53 e 56, l’indice costituzionale di Chiara Arcangeli come normolinea ectomesomorfa dovrebbe essere poco poco al di sotto di 53: vediamo: hips 88.5 x 100= 8850
diviso altezza 167= I.C. 52.99. Correlativamente, l’indice del pondus potrebbe
essere questo che in questo modo otteniamo: altezza 167 - |peso 57.5 + hips 88.5=|146=
I.P. 21.
Nella nostra tassonomia, l’I.P. 21 costituisce il grado più alto del valore
definito MEDIO-ALTO: difatti la forchetta di questo valore Medio-Alto va da 26 a 21, decrescendo s’innalza, tanto che il primo
grado del valore ALTO è 20.
La pallavolista accolussata, dentro il suo habit-volley,
così sottilmente spesso e morbidamente lento, per non parlare
della bragallatura dei gambali(2),
sarebbe quindi una normolinea ectomesomorfa
con l’indice del pondus più elevato del valore Medio-Alto.
Come abbiamo fatto per altre figure o oggetti
d’amore, usando il cosiddetto “alfabeto mnemonico”, in cui a ogni numero
corrisponde una consonante, proviamo a produrre degli archetipi-sostantivi, o degli epiteti, e anche uno schema verbale per la nostra
pallavolista così immobilizzata in questa patagonica rappresentazione dell’accolussarsi.
Con l’Indice Costituzionale possiamo ottenere,
come dire?, questi segni-funzione: 52.99:
a) per 52, in cui5=L e 2=N, abbiamo LuNa, LiNea;
b) per 99, in cui 9=P o B, abbiamo BaBà, PoP,
PiPa, BoP, BiP.
Con l’Indice del Pondus possiamo ottenere, per
il 21,
essendo 2=N; 1=D/T, NoDo e anche NoTa.
A questo punto, il poeta-visionatore, guardando
l’accolussarsi della pallavolista
perugina, ha questi paradigmi come se fossero degli schemi per i suoi
esercizi del gaudio:
1: Luna e Babà: il dolce-luna, è evidente allora
perché è stato sorpreso e immortalato in questo accolussarsi, è nella patagonica assoluta della somatizzazione
della luna e del babà.
2: Luna e Pop: “pop” come “scoppio” ma anche
come schema verbale “entrare, “uscire”, se non “saltare”: lo scoppio della luna;
entrare, uscire dalla luna; oppure il saltare della luna. La luna intesa come
parte anatomica della figura nell’accolussarsi.
3: Luna e Bip: il bip della luna: come se la
luna fosse dotata di un cicalino, un segnale acustico, un podice quasi
onomatopeico: lunabip! Anche nel caso di Luna(52) + Boba(99), sinonimo di “boga”, questa sorta di “Bobaluna” sarebbe sempre un assetto morfologico onomatopeico, o
dotato di sonar se non di segnale acustico, essendo il “boba” l’unico pesce
capace di “gridare”…
4: Linea e Babà: la linea del babà, la linea del
dolce al rum, la linea, come eclittica o orizzonte tra podice, gambe e
ginocchia, la linea del babà “colussi”, la linea del babà perugino.
5: Linea e Bop: “bop” come “pugno”, “colpo”, e
quindi: la linea, la riga, del pugno, del colpo, che colpisce il visionatore.
6: Luna e Bop: un colpo di luna? Pugno di luna?
7: Luna e Pipa: se la pipa si fa oggetto del
sesso della figura e del visionatore, potremmo
intravvedere la luna com’è vista dalla pipa…
8: Linea e Pipa: sarebbe la linea della pipa,
l’estensione o l’orizzonte, l’eclittica della…pipa!
Questi esempi di sostantivi-archetipi e di schemi verbali, correlati
dall’indice costituzionale, abbinati all’indice del pondus produrrebbero
sintagmi del genere:
9: il babà luna che annoda(il –phi del visionatore): essendo
l’indice del pondus 21 e 21 è “nodo”.
Considerando anche il dato che la titolare dell’accolussarsi rende così patagonica la linea del podice per via anche del trigono tra
Plutone e Nodo Lunare, e il Nodo Lunare è esattamente in congiunzione con la
Luna Nera, Lilith francese, del poeta-visionatore.
10: il nodo
del saltare della luna.
11: il nodo
che fa il bip della luna, una sorta di sonar che annoda l’occhio e il (-phi) del visionatore dell’Accolussarsi perugino.
12: il nodo
sulla linea del babà.
13: il nodo
sulla linea, sulla riga, del colpo.
14: la nota
del bip della luna .
15: il nodo sulla linea della pipa. Il nodo che
annoda il (-phi).
16: il 21 dell’indice del pondus può essere
anche “oNDa”, “iNDia”, “iNDo”, se non, addirittura, il suffisso “eNDo”(=”dentro”,
“interno”) se non “aNDo”(come suffisso di aggettivi sostantivati che implica una obbligatorietà, un dovere, una necessità, un’imminenza.
Perciò:
17: Luna+Babà+Inda= “la luna-babà inda”.
18: Luna+Babà+India=”la luna-babà india”.
19: per Linea: “la linea del colpo indio”, “il pugno di luna inda”, “colpo di luna india”.
20: con Pipa e Luna, “la luna e la pipa india”.
21: con Pipa e Linea:”l’eclittica , la linea,
della pipa inda”, “la linea della
pipa india”.
22: con Onda: “l’onda della linea…”; “l’onda della
luna…”; il “babà luna-onda”.
23: Luna+Babà+ando= “lunababanda” che ci rimanda anche a una possibile:
24: “lunababinda”
o “lunababindia”, se non “lunababàonda”…
25: singolare, se il 21 fosse “eNTe”: “l’ente della luna babà” oppure: “l’ente della linea babà”.
26: l’ente
della linea bip.
27: l’ente
della linea bop.
28: l’ente
della linea pop.
29: l’ente
della linea della pipa.
30: l’ente
della luna e della pipa.
31: la Luna(=52)
pip(99)anda(21)?
(1) La densità patagonica della instant-photo esalta l’inesorabilità dell’oggetto fotografato,
il suo irredentismo se non la sua alterità radicale.Quest’alterità sovrana,
sotto forma di questo porsi per farsi
prima schema verbale e, poi, sintagma-archetipo per l’oggetto “a” del visionatore
irrompendo al suo meridiano come analemma esponenziale. In un solo istante,
quello di quel porsi colto dal
fotografo nella finale della Champions League il 19 marzo 2006 a Cannes tra
Despar Perugia e Racing Club Cannes, questo porsi
della pallavolista, una normolinea
ectomesomorfa, tra tutte le altre tutte longilinee e più che altro
essenzialmente nel prototipo mesoendomorfo,
è il luogo della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e del nostro
segreto, prima del fotografo e poi del visionatore, che è sempre quello dell’artificio, mondo fatale per tutta
quell’indifferenza sovrana nei nostri riguardi. E’ l’evidenza folgorante, l’alterità
sovrana dell’Altro di Jean Baudrillard; è il nostro bagliore didonico. Ed è davvero straordinario come questo
attrattore strano abbia così sedotto il fotografo, che, come confessa lui stesso, non aveva mai visto una
partita di pallavolo femminile a così alti livelli: “sono rimasto
favorevolmente impressionato. La finale di Coppa Campioni è il massimo, lo
spettacolo in campo è stato di primo piano con le migliori giocatrici del
panorama europeo e mondiale. Qualche nome: Eleonora Lo Bianco, Francesca
Piccinini, Neslihan Demir, Yuko Sano, Mirka Francia, Vittoria Ravva, Chiara
Arcangeli e Dorota Swieniewicz”.
(2) Se fosse stato
possibile sovrapporre il grafico a 90° di Ebertin sulla fotografia dell’Accolussarsi, avremmo potuto evidenziare
la linea, con la stessa obliquità dell’eclittica, che va dal grado 29, a
sinistra della figura accolussata,
proprio sotto l’etichetta dello sponsor, al grado 68, a destra, lungo la
coscia, il gambale e la ginocchiera, proprio sul ginocchio: la linea che è l’eclittica
che annoda Plutone( il podice) e Mercurio(le mani!) a 29 gradi e Giove-Urano, patagonico imbragallamento
delle gambe, 68 gradi. Anche senza tener conto del cosmogramma della pallavolista,
nell’accolussarsi il piede destro dell’atleta perugina, nel grafico Ebertin,
sarebbe sul grado 53, il suo indice costituzionale.
cNon potendo disporre del reticolato
rapportatore Aquino, che è un foglio di carta rettangolare quadrettato, sugli
orli del quale è segnata una gradazione da 0° a 360°, la quale permette di tracciare
le direzioni azimutali, partendo dal centro del foglio, ed è molto diffuso nell’astronomia
nautica, tanto che è consigliato anche dal “Manuale dell’Ufficiale di rotta”
dell’I.I. come il più semplice e il più pratico, abbiamo predisposto sulla
fotografia in A4 una griglia rapportabile alla gradazione: le direzioni
indicate, come si può ben vedere, sono state ottenute rapportando,
in parallelo, il Nodo Lunare della pallavolista (92°) con Giove-Urano(MP
248°: le gambe e quindi l’imbragallatura); in rapporto al meridiano, in alto la
Luna(si tratta, poi, del “Babà-Luna”!) e, sotto, sotto il piede sinistro,
Plutone, 209°, che è il podice patagonico. Nel riportare la fotografia così
trattata, la griglia non si riproduce.