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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Francesca Della Toffola ▐ "Io nel tempo"


MONOPOLI – “Io nel tempo” è il titolo dell’incontro conclusivo con la fotografa Francesca Della Toffola, nell’ambito della quinta edizione della mostra fotoletteraria Scatti di poesia curata da Lino Angiuli e Giuseppe Pavone, presso il Castello Carlo V di Monopoli. L’evento, previsto per venerdì 31 agosto alle ore 19,30, è curato dal Centro Ricerche per la Fotografia Contemporanea.
Attraverso la visione delle immagini del suo primo progetto stampato “The Black Line Series” (2001-2008) descriverà la passione per la fotografia come forma di espressione necessaria, la scoperta della linea nera (frammento di realtà non esposta) e la ricerca sull’autoritratto. Seguirà la visione e la presentazione del libro “Accerchiati incanti”, di recente pubblicazione, vincitore del Premio Hemingway 2018; da qui lo studio sulla forma circolare dell’inquadratura che ingloba il corpo mimetizzandolo con il paesaggio.
Francesca Della Toffola (Montebelluna, TV, 1973). Si laurea in Lettere moderne con la tesi “Sulla soglia dell’immagine: Wim Wenders fotografo”. Frequenta alcuni workshop, in particolare con Franco Fontana e Arno Rafael Minkkinen che considera maestri per la sua crescita artistica; si specializza in seguito presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Dopo un iniziale interesse verso la macrofotografia esplora il linguaggio fotografico: la ricerca sui materiali, la scoperta della linea nera e la riflessione sull’autoritratto. Nel 2009 pubblica il libro The black line series, edizioni Punto Marte. Ha realizzato mostre collettive e personali. Sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche, tra le quali l’Archivio Zannier e l’Archivio Nazionale dell’Autoritratto Fotografico di Senigallia. É curatrice della manifestazione “Trevignano Fotografia” giunta alla nona edizione. Insegna storia e tecnica della fotografia negli Istituti superiori. Il libro Accerchiati incanti, pubblicato a gennaio, riceve il Premio Hemingway 2018.
Ingresso libero.
Ingresso vietato.