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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il meridiano K e il Nozomi▐

Un parser





Postato da Silitori che vive a TokyoVecchio2018/08/18 (Sab) 10: 32
È Nozomi di.
Ris No.1: passaggio attraverso HokkaidoVecchio2018/08/18 (sabato) 12: 42
Voglio che tu smetta questa cerimonia coreana ... 
                                                                         from : bbs.plineworld 
ora, qui: parser (re): bbs.plineworld
Res n. 1: piombo di canapa di Hokkaido
39 anni
2018/08/20 (lunedì) 22: 42
Buona sera, è fantastico. Apprezzerei la tua continuazione e se ci sono altre persone.
Res No.2: vsgaudio di Fuori dal GiapponeDonna di 44 anni2018/08/21 (Mar) 00: 55
subarashii = migoto na = subarashii nozomi*

*fantastico=magnifico,ammirevole= desiderio assoluto,splendido

░ Nel  Libro di Silitori che vive a Kanagawa apparve questo Parser
che attiene alla correttezza formale di un insieme di dati strutturati
questo insieme che è questo podice koreano e nel programma
di verifica del visionatore la linea P così come si fa meridiano
anche nel reticolato rapportatore Aquino che
nella navigazione astronomica fa determinare
le direzioni azimutali, a partire dal centro del foglio
o della foto, insomma è il nozomi , il meridiano, il desiderio
di chi osserva e di lungo quella linea e quel
meridiano del Parser farà nozomu
che è lo schema verbale del “guardare” e
del “dare qualcosa”, “fronteggiare”, “affrontare”
“dominare” il meridiano K tanto che passando
attraverso Hokkaido l’altro Vecchio per quel Nozomi
così affrontato esorta Silitori che è a Tokyo
a smetterla di dare qualcosa sul meridiano K!


cqui è stato indicato il punto K 
come se 
fosse la foto 
su un reticolato Aquino
(non disponendo 
al momento 
del reticolato da sovrapporre 
abbiamo usato la griglia di 
"Paint" che, poi, non si 
riproduce).






P-lineworld e l’eclissi della linea del mondo.

Nell’inseguimento fotografico nipponico, la figura presa all’istante nella sua allure di quel momento, in quel posto, così com’è vestita allora, il fotografo-visionatore, prima, e il poeta-visionatore, dopo, non sa cos’è né dove va: segue la figura che va e condivide il suo segreto senza saperlo. In virtù di una declinazione del senso o del non-senso è così che l’esistenza prende forma, grazie alla deflessione di qualcos’altro. Non abbiamo volontà propria, scrive Jean Baudrillard, e l’altro non è mai ciò con cui ci confrontiamo secondo la nostra propria volontà. In sostanza: è l’irruzione di ciò che proviene da un altro luogo, è la seduzione dell’estraneo e la sua devoluzione. C’è in questi esercizi singolari alla Mathews, la precessione di tutte le determinazioni venute o intervenute da un altrove, illeggibili, indecifrabili, in questo caso visibili nella forma e nella struttura dell’inseguitore autoctono, quello che fissa e immobilizza l’assolutezza anonima e l’inesorabilità, l’irredentismo dell’oggetto: l’essenziale è che anche il poeta-visionatore sposi la forma estranea di quel qualunque oggetto, di quel qualunque essere fortuito, che necessariamente è stato seguito da qualcun altro: oggi che ognuno di noi perde le proprie tracce, disse sempre Baudrillard, è assolutamente urgente che qualcuno si metta sulle nostre tracce, anche se così facendo le cancella e ci fa sparire; è un modo complice di scomparsa, una forma di obbligazione simbolica quella che è stata giocata, una forma enigmatica di connessione e di sconnessione. La devoluzione come etica implica una filosofia della sottigliezza; la sottigliezza è l’artificio fondamentale: il visionatore, e anche la figura, vive dellì’energia, o meglio: dell’esserci, che viene sottilizzato agli altri, al mondo: si vive di questa energia surrettizia, di un’energia rubata, forse anche sedotta, e anche l’altro, quella figura inseguita, esiste solo grazie a questo movimento indiretto e sottile di captazione, di seduzione, di devoluzione. Questo altro, quando appare, e qui è afferrato e fotografato, detiene in un solo istante tutto ciò che non ci sarà mai dato di sapere. È il luogo del nostro segreto, questo altro è il luogo della vertigine, dell’eclissi, dell’apparizione e della sparizione. Tra artificio e altro seguito e circoscritto, questo stesso exinscriversi nella figura dell’Altro, e farne un piacere singolare, nella forma strana venuta da un altro luogo.La corsa-inseguimento diabolica dell’oggetto, che è l’orizzonte della mia scomparsa. La ricerca in potenza dell’alterità radicale, ma per il piacere e il gaudio fatto nel proprio oggetto “a”, a ogni passaggio al proprio meridiano, l’oggetto come attrattore strano quando appare al visionatore non è che l’analemma esponenziale del suo oggetto “a”.

A un certo punto, nel forum nipponico articolato per P.La linea del mondo, P-lineworld BBS,la pubblicazione delle immagini viene cancellata. Così è stato fatto. E il curatore aggiunge: “ma le belle opere potrebbero essere posticipate”.