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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

L'eccelsa condizione di Sakko.


Sutta in quasi due battute sul turgore perduto.2
Per la pratica ascetica, per la condizione di perfetta purezza, per la continenza, diciamo così, per l’autodominio, e mi viene da ridere, per queste cose, questo disse F.: - Sei dunque, Vuesse, nell’eccelsa condizione di Brahma o Sakko? E’ meraviglioso, sei dunque tu il mio signore Gotamo: adesso che si è afflosciata di colpo la meravigliosa verticalizzazione al grado della scala erettiva di Berne, si è portato un lume nelle tenebre?