Jean Baudrillard, quello de La suite vénitienne, che reazione
avrebbe avuto?
Avrebbe chiesto notizie sul percorso tra
i campi, i sestieri, ponti, corti e calli in Venezia? O, sconvolto, avrebbe
redatto un’altra dissertazione su questa suite asimmetrico-temporale e, come è
così manifesto, “a cazzo ti amo”!
Non si deve dire: “L’altro esiste, l’ho incontrato”;
bisogna dire: “L’altro esiste, l’ho seguito e amato a cazzo”. L’incontro, il
confronto, è sempre troppo vero, troppo diretto, troppo indiscreto. Non ha
segreto. Mentre invece nel fatto che Mia
Nonna dello Zen, che si chiamava Aurélia
Steiner, sia segretamente seguita da Achazloves,
Achazloves, per Mia Nonna, è l’altro che esiste, proprio perché non lo conosce,
perché, questo è certo, non vuole conoscerlo, né vuole farsi riconoscere. Achazloves, dal suo canto: Mia Nonna dello Zen esiste perché, senza
averla scelta, esercito su di lei un diritto fatale di inseguimento. Senza
sapere che in realtà è l’analemma esponenziale di Aurélia Steiner, la conosce meglio di chiunque. Può addirittura
abbandonarla, come d’altronde fece S.(in
La Suite Vénitienne), con la certezza
di ritrovarla l’indomani nel labirinto della rete, secondo una sorta di
congiuntura astrale a cazzo. La sola maniera di non incontrarla è di seguirla,
anche se sulla rete di solito quelli che seguono qualcuno in realtà non sanno
nemmeno che esiste l’altro che, secondo quest’altro, loro stanno seguendo, in
particolare se ha aperto la partita iva e ha comprato followers anche nel
Pakistan se non in Persia.
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Il mondo non è banale?
4Mia Nonna dello Zen è seguita
da…3Achazloves!
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Comunque, se ti segue Achazloves, e sei Aurélia Steiner, l’altro è colui di cui lei diventa il destino:
difatti lo investe come segreto, come eternamente separato: anche lei ama a cazzo,
lei ama colui che la segue nella trappola che lei gli ha teso. Achaz vuole il suo altro, vorrebbe ridurlo
alla propria mercé e nella vertigine di farlo durare per disgustarlo; Mia Nonna dello Zen potrebbe avere
desiderio di quest’altro per mettere fine all’altro: lo ama a cazzo!