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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

IX GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO GRANDI OPERE INUTILI ░ PRESIDIO A TREBISACCE


L'8 dicembre prossimo, sabato, alle 10 del mattino, R.A.S.P.A., insieme a movimenti e comitati ambientalisti, a organizzazioni politiche e singoli cittadini, organizza in Piazza della Repubblica a Trebisacce un presidio di adesione alla IX Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte e per la Difesa del Pianeta.
Tutti uniti contro un modello di produzione e sviluppo che si ostina a fondarsi sulla predazione coloniale dei territori e delle risorse naturalistiche, paesaggistiche, culturali e umane attraverso la riproposta costante di inutili grandi opere e di una politica energetica estrattivista basata sull'utilizzo massiccio di idrocarburi.
Quanti credevano che con il “governo del cambiamento”, formato da M5S e Lega, tutto questo potesse avere una fine, sono stati smentiti clamorosamente. Se una fine immediata era verosimilmente irrealizzabile, i più speravano almeno in una virata decisiva verso la riconversione energetica basata su fonti rinnovabili e un'analisi seria sull'opportunità di bloccare alcune inutili grandi opere e di ripensare il sistema dei trasporti in Italia. Anche il nostro amato Alto Ionio Cosentino condivide il triste destino di altri territori italiani e, allo stato attuale, esso si trova sotto attacco da diversi fronti.
Da una parte, la conferma dell'orribile e costosissimo tracciato del III Megalotto della S.S. 106 (38 km per 1,5 miliardi di euro) che distruggerà contesti naturalistici e paesaggistici protetti e circa 500 ettari di produzioni agricole; dall'altra, lo stato di abbandono di strade di comunicazione interne e interpoderali e una rete di trasporto ferroviario al momento inefficiente e fortemente depotenziata.
Da un lato, la concessione di ricerca e estrazione idrocarburi in terra denominata “Tempa La Petrosa” che interesserà i comuni di Oriolo, Rocca Imperiale, Montegiordano, Canna e Nocara; dall'altro, la presenza di altre concessioni di ricerca e estrazione idrocarburi nel Mar Ionio.
Da una parte, la conversione da carbone a biomassa della centrale Enel di Rossano (un bel colpo se si pensa che questa centrale è posta fra la Sila Greca e il Pollino) riportata nell'invariata Strategia Energetica Nazionale 2017; dall'altra, la perdurante attività di un'altra centrale Enel a biomassa operante nella Valle del Mercure nel pieno Parco Nazionale del Pollino.
Da un lato, l'incredibile iniziativa di un'azienda privata che, nel cuore della Piana di Sibari, vorrebbe costruire un impianto per il trattamento dei rifiuti: 400.000 tonnellate di fanghi di ogni tipo e di scarti di macelleria provenienti dalla Campania, dalla Puglia e dalla Basilicata, oltre che dalla Calabria; dall'altro, il sito di stoccaggio e bonifica di combustibile nucleare (l'Itrec di proprietà dell'Enea che custodisce 64 barre di uranio arrivate negli anni Settanta dalla centrale statunitense di Elk River) che ha già contaminato le falde acquifere con cromo, trielina e idrocarburi fra Rotondella, Policoro e Nova Siri in Basilicata. Contro questo scenario apocalittico e a difesa di ambiente, clima e popolazioni, R.A.S.P.A. promuove il presidio e l'assemblea pubblica dell'8 dicembre p.v.


Trebisacce, 5 dicembre 2018
Adesioni:
R.A.S.P.A. (Rete Autonoma Sibaritide Pollino per l'Autotutela)
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica
Coordinamento Nazionale No Triv
Mediterraneo No Triv (Policoro)
No Nuke - No Nucleare (Nova Siri)
Comitato Cittadino Alto Jonio Cosentino
Associazione Cittadina Solidarietà e Partecipazione (Castrovillari)
Italia Nostra (Trebisacce)
Le Lampare Basso Jonio Cosentino
CIUFER Calabria (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali)
C.S.O.A Rialzo (Cosenza)
C.S.O.A. SpaArrow (Rende)
Progetto Azadi (Cosenza-Unical)
Stop TTIP Coordinamento calabrese
USB - Unione Sindacale di Base (Calabria)
COBAS - Camera del lavoro autorganizzata Cosenza
Potere al Popolo! (Calabria)
Rifondazione Comunista (Calabria)
Sinistra Anticapitalista (Calabria)


Per ulteriori informazioni, si prega di scrivere al seguente indirizzo e-mail rete.raspa@gmail.com o sulla Pagina Facebook o contattare i seguenti recapiti 349.7230254 Francesco Delia; 347.0007323 Alessandro Gaudio; 320.8156383 Isabella Violante; 340.0956527 Tullio De Paola.


Altri riferimenti:
Documento Sì Amo la Terra!
Appello diramato dalla piattaforma Sì Amo la Terra! - https://drive.google.com/open?id=1MIFgOleRjLFzqcTmW3na0yXuRYFqCphwQFQlWz_gp58
“Pacchetto Volontà” presentato dal Coord. Naz. No Triv al “governo del cambiamento” https://www.notriv.com/il-pacchetto-volonta/
Comunicato stampa No Triv sull'emendamento Liuzzi
Articolo sui fanghi contenuto nel Decreto Genova - https://www.terredifrontiera.info/fanghi-agricoltura-decreto-genova/
Articolo sui rifiuti radioattivi e chimici a Rotondella,
Articolo sulla concessione "Tempa La Petrosa" - https://www.terredifrontiera.info/permesso-di-ricerca-tempa-la-petrosa/