1° MAGGIO - UNITI PER LA GIUSTIZIA
AMBIENTALE E CLIMATICA
Dopo la straordinaria mobilitazione del 23 marzo scorso che ha visto
sfilare per le strade di Roma 100 mila donne e uomini che ogni giorno nei loro
territori resistono con tenacia alle devastazioni ambientali, all'imposizione
dall'alto di grandi opere inutili e dannose e che lottano per affermare giustizia
ambientale e sociale, quelle stesse donne e quegli stessi uomini tornano in
piazza, in tre piazze, Taranto, Napoli e Rende, per celebrare le lavoratrici e
i lavoratori, ma anche i precari, i disoccupati e coloro che sono penalizzati e
schiacciati da un lavoro che è sempre più legato a un inaccettabile ricatto
occupazionale e sociale.
In questo primo maggio 2019, attraverso tre concerti, in contemporanea, si
esibiranno numerosissimi artisti che sostengono le nostre rivendicazioni,
perché la musica è uno strumento potente e noi intendiamo usarlo per arrivare
al cuore delle persone. #unomaggioliberoepensante di Taranto sa bene quanto sia
difficile vincere la puntuale indifferenza dei media nazionali, al soldo di una
informazione condizionata.
Oggi ci sentiamo più forti perché siamo insieme. Cosenza, Napoli e Taranto
rispondono all’unisono alle politiche separatiste e sempre più scellerate di un
governo che ignora, come chi lo ha preceduto, le esigenze delle comunità,
sostenuti da sindacati complici che hanno dimenticato le conquiste per i
lavoratori ottenute a prezzo della vita.
Siamo insieme per ribadire che non esiste una contrapposizione tra lavoro,
ambiente e salute, ma che è necessario lavorare tutti* assieme per la
costruzione di una società più giusta, dove non si sia costretti a morire sui
posti di lavoro, rischiando di ammalarsi, in luoghi insalubri, di malattie
incurabili, per non morire di fame.
Una protesta comune perché il luogo in cui si nasce non segni il proprio
destino ancor prima di averlo costruito, perché le nostre radici non siano la
condanna che negli anni continuiamo a registrare: più di un milione di
“emigranti” del terzo millennio, dei quali ben oltre la metà non ha più fatto
ritorno al sud! Cambiano le facce, i documenti e le valigie, ma il dramma di
scegliere fra la propria terra e il proprio futuro è “una storia che si ripete”
e a cui diciamo basta. Tre piazze gemellate, unite, che respirano all’unisono
insieme ai movimenti di difesa del territorio di tutta Italia, come hanno fatto
le migliaia di persone che hanno sfilato per le strade di Roma. Come un'unica
entità, come un corpo solo, presente ovunque si lotti per i diritti di
tutti.
Un saluto ai compagni NoTav che con il Festival dell’alta felicità
celebrano, come noi, in musica, la resistenza a ogni tentativo di sottomissione
politica, economica e sociale.
Ci vediamo il
primo maggio in piazza Dante a Napoli, al Parco Archeologico delle mura greche
a Taranto e al parco Robinson di Roges a Rende (CS).
* Rete Stop Biocidio
* Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti Taranto
* Coordinamento comitati calabresi[che
include anche R.A.S.P.A.]