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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

NIPPODICE II e 4 PIACERI SINGOLARI ○ La posa del caffè e la psicanalisi 51




NIPPODICE   
II - La calzatura del Maestro dello Spirito e del Poeta nella controra dell’ottavo meridiano a ovest

Più tardi, pensò il Maestro dello Spirito che vola nella Controra
Sul piede di ferro tenendole le caviglie rinserrerò l’universo
Questa grandezza di un idolo supremo
Che maledice il super-io e l’economia
Ed entra nel romanzo dei piaceri singolari
Del podice e della nuca, delle caviglie
Che dal meridiano di Chiba da parte
A parte come il teorema di Sartre si fa
Spirito libero o fantasma tra poesia e
Fotografia è capolavoro, miracolo o
Leggenda della storia del visionatore
Ma anche paesaggio incantevole
Macchina dello shummulo o carne
Del tergo se non culo della terra
Non semplice bagagliaio come lo chiama
Chi ne ha immobilizzato l’immagine
O quantomeno grandezza da calzare
E non podice del mondo ostile e crudele
Diavolo di grazia e inganno
Somma della maledizione e del gaudio
Cielo che tira via tutto il (-phi) del poeta
Teorema della libertà da otto fusi orari
Potenza del pensiero e immortale spirito
Che non teme la luce del mondo
Chiamiamolo favola del vento
Cerchio del cavallo
Peso che dà ordine e misura
All’anima del poeta e alla contabilità
Mistica del Maestro dello Spirito
Che riproduce il fantasma nella controra
 
4 piaceri singolari per la contabilità mistica del gaudio della giovane signora del Nippodice

1.
A Chiba una giovane mamma si sta masturbando accosciata sul piede di ferro lo strumento del Maestro dello Spirito che vola nella Controra, che, supino,
si masturba a sua volta. Non lo ha completamente eretto, lei gli consiglia di prendersi tutto il tempo che desidera, e lei intanto si farà la calzatura portentosa con quel madornale piede di ferro, mentre il Maestro la tiene per le caviglie.
2.
Nel delta del Saraceno, un poeta si masturba contemplando una sequenza fotografica in cui una giovane mamma di Chiba, con i jeans leggeri marroni, è inseguita per l’ideogramma istantaneo. Fervente sensualista ascetico e sibarita, il poeta ha lottato tutta la vita per fondere, in un’unica rivelazione, i piaceri del Nippodice, l’andatura della mammina di Chiba, la nervatura equinoziale delle caviglie, il meridiano che attraversa il podice e sulla nuca fa sentire al poeta che infine la sublime venuta al Medio Cielo è imminente, come se fosse sempre in una mattina di primavera e, insieme, nella controra.
3.
La mammina di Chiba col “Big Boot”, così come appare nell’inseguimento di Baudrillard, si confida a letto con una parente più adulta, una zia, forse, che le rivela come il piede di ferro del Maestro dello Spirito che vola nella Controra sia nelle fantasie delle donne più carine che vanno nella sua bottega una sorta di godemiché grosso ed elastico, a cui ricorrono per settimane intere, e le svela che anche lei una mattina lo usò per avere il nono orgasmo consecutivo.
Poi fa inginocchiare la nipote, con le natiche sui talloni, dopo averle fatto indossare i jeans marroni, afferra lo strumento e glielo passa nel meridiano del Nippodice, dopo averle calato i jeans, infine glielo pianta nell’ a. solare e la giovane signora di Chiba gli si scaglia contro con la precisione, la forza e il rinserri mento di una danzatrice.
Infine, lo strumento del Maestro verrà riposto in una scatola delle scarpe, sul ripiano più alto dell’armadio.
4.
Il Maestro dello Spirito che vola nella Controra, quando è il poeta a fantasmare il “Big Boot” di Chiba, è seduto al suo deschetto e lei gli si siede sopra con i jeans calati e non sta festeggiando il compleanno ma è come se fosse sempre la prima volta in cui farà lo shummulo al piede di ferro. Il Maestro le afferra le caviglie e lei appoggia le mani sul deschetto, la porta della bottega è spalancata, lei è immobilizzata come se polsi e caviglie e meridiano del podice fossero legati da corde; il poeta appare sulla porta, come se fosse il marito della giovane donna di Chiba. Lei rinserra lo strumento e lo percorre  interamente come se fosse il piede di ferro il meridiano del poeta che sta guardando e si sta masturbando, la temperatura è primaverile, lui a tratti vede la Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio interpretata dalla mammina del Gran Calzare di Chiba e pensa che sua moglie sia la Madonna del Piede di Ferro. Chiude gli occhi, e mentre viene alla Madonna il Piede di Ferro vien da pensare che lei sia la Macchina divina dello Shummulo Sibarita.