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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Mario Garavelli ⁞ Anatomia della stupidità e teologia umorale.



EDIZIONI DELL'ORSO
NOVITÀ EDITORIALI 2019

Nella Collana
LA LINEA D'OMBRA

Nuova Serie
Sezione terza: Altra prosa

Collana di letteratura diretta da
Loris Maria Marchetti

Mario Garavelli

Anatomia della stupidità e teologia umorale
  
Numero in collana: 4
Pagine: 172
Formato: 15x21 cm
Anno pubblicazione: 2019
Euro 16,00

Abstract:
Il libro è una specie di pamphlet dove si affrontano, nella prima parte, con stile prevalentemente ironico e provocatorio, ma con intenti molto seri e talvolta con forte polemica, diversi temi ascrivibili alla comune radice della stupidità, quali gli eccessi del tifo calcistico e dei concerti rock, i tatuaggi, il turpiloquio, talune performances della televisione, l’enfasi sul cibo, le distorsioni del linguaggio, la guerriglia sul TAV, ecc., con altre escursioni più approfondite sul terreno della politica, delle istituzioni giudiziarie, del costume. La seconda parte analizza, sempre in chiave semiseria, aspetti della religiosità con personali esegesi dei Libri Sacri.

Mario Garavelli è stato magistrato in Tribunale, Corte d’Appello e Corte di Cassazione. È stato Presidente del Tribunale di Torino e della Corte d’Appello di Genova e relatore, in fase di appello, a Torino, nei principali processi per terrorismo, tra cui quello ai cosiddetti capi storici della Brigate Rosse. È autore di varie pubblicazioni giuridiche, tra cui i volumi Connessione e riunione dei procedimenti (1989), Il sequestro in materia penale (2002), Ma cos’è questa giustizia? (2003) e, in collaborazione con Gian Carlo Caselli, Droga: in nome della legge (1990) e L’attività antidroga della polizia giudiziaria (1991).


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